Il ministro della Protezione civile: "Stanno appiccando roghi che minacciano le foreste, le proprietà e, soprattutto, le vite umane". Trovati altri due cadaveri, uno carbonizzato
Le autorità greche hanno arrestato 79 ''piromani'' in relazione agli incendi dolosi che hanno devastato il Paese. Lo ha annunciato il ministro della Protezione civile Vassilis Kikilias affermando che ci sono stati diversi tentativi di appiccare nuovi incendi sul monte Parnitha, a nord-ovest di Atene. Almeno venti persone sono morte in Grecia solo questa settimana a causa degli incendi. "State commettendo un crimine contro il Paese", ha detto Kikilias. "I piromani stanno appiccando incendi che minacciano le foreste, le proprietà e, soprattutto, le vite umane", ha detto Kikilias durante un briefing televisivo sull'emergenza.
I corpi senza vita di altre due persone sono stati trovati nella foresta di Dadia, in Grecia, tra gli incendi che hanno colpito il nordest. I corpi, ritrovati ieri, sono stati trasferiti ad Alessandropoli, ha riferito stamani la Ert secondo cui uno dei corpi è carbonizzato, e probabilmente si trattava di un migrante, mentre l'altro era forse da tempo sul luogo del ritrovamento. Tra lunedì e martedì nella foresta di Dadia le autorità avevano ritrovato i corpi carbonizzati di 19 persone, anche quelli di due minori. Forse erano tutti migranti arrivati in Grecia dalla Turchia.