I cadaveri sono stati trovati in un'area boschiva distrutta dai roghi
Altri otto corpi sono stati trovati bruciati a Lefkimmi in una zona vicino alla foresta di Evros in Grecia. Si aggiungono, così, ai 18 migranti trovati carbonizzati nella foresta di Dadia vicino alla città portuale di Alessandropoli, nella regione di Evros. Il portavoce dei vigili del fuoco greci Giannis Artopioros aveva riferito in un primo momento che il bilancio delle vittime delle fiamme era di 18 persone. I corpi sono stati recuperati nella zona di Avas, ha scritto il quotidiano 'Kathimerini'.
Artopioros ha precisato che i corpi sono stati ritrovati in gruppo e che, non essendoci denunce di persone scomparse, si lavora sull'ipotesi che si tratti di persone entrate illegalmente nel Paese. Secondo un rapporto dell'Osservatorio nazionale di Atene, nel Paese sono bruciati in tre giorni oltre 400mila ettari. Oltre agli incendi ad Alessandropoli, preoccupano i focolai nella prefettura dei Rodopi, ad Aspropyrgos, nell'Attica occidentale, nonché quelli nella regione della Beozia.
La regione di Evros è diventata una delle rotte principali per i migranti siriani e asiatici che attraversano il fiume Evros dalla Turchia verso l'Unione Europea.