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Ma Kiev nega incontro a tre. Il messaggio di Trump a Zelensky e la replica del presidente ucraino. Vance al WSJ: "Strumenti economici e militari per fare leva su Putin"
Si apre oggi la Conferenza sulla sicurezza di Monaco,quest'anno tornata più centrale che mai sulla scena geopolitica internazionale. Le due riunioni a Parigi e Bruxelles sono una sorta di 'antipasto' in vista della portata principale in Germania, dove saranno presenti esponenti di primo piano del governo americano, da J.D. Vance al segretario di Stato Marco Rubio, ma soprattutto per l'incontro che il vice presidente Usa avrà con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. A Monaco, dove si terrà anche una riunione dei ministri degli Esteri del G7, le squadre negoziali di Kiev e Washington cercheranno di gettare le basi per l'atteso faccia a faccia tra Trump e Zelensky, che ancora non si è concretizzato.
Trump dice che l'Ucraina deve essere coinvolta nei colloqui di pace con la Russi per porre fine al conflitto tra i due Paesi. “Ne fanno parte. Ci sarà l'Ucraina, ci sarà la Russia e ci saranno altre persone coinvolte, molte persone”, ha detto il tycoon in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro indiano Narendra Modi alla Casa Bianca.
Trump, che attribuisce le origini del conflitto ucraino in parte alla potenziale adesione dell'Ucraina alla Nato a cui la Russia si è a lungo opposta, ha quindi affermato che i funzionari statunitensi e russi si incontreranno oggi a Monaco e che anche l'Ucraina è stata invitata. E ha anche accennato ai giornalisti che funzionari di alto livello, anche se non i leader, di tutti e tre i Paesi si incontreranno in Arabia Saudita la prossima settimana per lavorare alla fine del conflitto. “Stiamo lavorando con il presidente (ucraino) (Volodymyr) Zelensky e con il presidente (russo) (Vladimir) Putin, e la mia impressione è che... so che il presidente Zelensky vuole fare un accordo, e sento anche di sapere che il presidente Putin vuole fare un accordo”, ha detto Trump.
"Non accetteremo nessun negoziato bilaterale sull'Ucraina senza di noi", erano state le parole del leader di Kiev, che mercoledì ha ricevuto la telefonata di Trump solo dopo il lungo colloquio tra il presidente americano e quello russo. "Qualcuno dice che avrei dovuto chiamare prima Zelensky. Io non credo: dovevamo capire se la Russia fosse disposta a concludere un accordo. Zelensky mi aveva detto che voleva arrivare a un'intesa, ora sappiamo che anche la Russia lo vuole", ha detto Trump rispondendo alle domande dei cronisti nello Studio Ovale alla Casa Bianca.
Dal canto loro le autorità ucraine hanno negato che saranno presenti a un incontro a tre con le delegazioni di Stati Uniti e Russia a Monaco. Dmytro Lytvyn, consigliere del presidente ucraino Zelensky, ha confermato all'agenzia di stampa Unian che “non sono previsti colloqui con i russi a Monaco”: “La posizione ucraina non è cambiata. L'Ucraina deve prima parlare con gli Stati Uniti. L'Europa deve essere coinvolta in qualsiasi colloquio serio per il bene di una pace reale e duratura. E solo una posizione comune concordata dovrebbe essere sul tavolo dei colloqui con i russi (...) Al momento non c'è nulla sul tavolo”.
Tuttavia, secondo l'agenzia di stampa ucraina, Zelensky dovrebbe incontrare il “numero due” del governo statunitense, J.D. Vance, a margine della conferenza sulla sicurezza. Queste dichiarazioni arrivano dopo che il magnate newyorkese ha annunciato che i funzionari statunitensi e russi terranno un incontro a Monaco. “La Russia sarà presente con i nostri uomini. Tra l'altro, anche l'Ucraina è invitata. Non so esattamente chi ci sarà di ogni Paese, ma ci saranno persone di alto livello dalla Russia, dall'Ucraina e dagli Stati Uniti”, ha detto. Il repubblicano ha anche assicurato che Zelenskiy e il suo omologo russo Putin vogliono “raggiungere un accordo” per porre fine al conflitto scatenatosi dopo l'invasione russa dell'Ucraina all'inizio del 2022.
Gli Stati Uniti potrebbero imporre sanzioni contro la Russia e ci potrebbe essere un'azione militare se il leader russo Vladimir Putin non accetterà un accordo di pace con l'Ucraina che garantisca l'indipendenza di Kiev sul lungo periodo. E' il messaggio, sintetizza il Wall Street Journal, arrivato dal vice presidente degli Stati Uniti, JD Vance, che in un'intervista al giornale ha detto che resta "sul tavolo" l'opzione dell'invio di truppe Usa in Ucraina se Mosca non dovesse negoziare in buona fede.
"Ci sono - ha affermato - strumenti economici per fare leva, ci sono certamente strumenti militari" a cui gli Stati Uniti potrebbero fare ricorso contro Putin. E, dopo le parole del presidente americano Donald Trump determinato a porre fine al conflitto in Ucraina, Vance ha affermato di ritenere che "ne uscirà un accordo che sconvolgerà molte persone". "Il Presidente non ha intenzione di andarci con i paraocchi - ha osservato - Dirà che è tutto sul tavolo e 'facciamo un accordo'".