È l'idea di Erik Jensen, leader dei socialdemocratici di Siumut, nettamente favoriti al voto del prossimo 11 marzo
Gli abitanti della Groenlandia potrebbero presto votare un referendum per dichiararsi indipendenti dalla Danimarca. Questa l'idea di Erik Jensen, leader dei socialdemocratici di Siumut, nettamente favoriti al voto del prossimo 11 marzo.
Il leader del partito al governo ha dichiarato che, in caso di rielezione, accelererà il processo di indipendenza attivando la sezione 21 della legge sull'autogoverno della Groenlandia, per negoziare i termini di una futura relazione e indire un referendum sull'indipendenza nella prossima legislatura. Jensen ha ammesso in alcune interviste ai media che l'intervento di Trump ha indirettamente contribuito a questa decisione. La portavoce del Siumut, Doris Jakobsen Jensen, ha invece criticato la premier danese, Mette Frederiksen, per la sua "corsa solitaria" in Europa, dopo le parole di Trump, con cui avrebbe ignorato la volontà della Groenlandia.
Tuttavia, il processo potrebbe incontrare non poche complicazioni politiche e burocratiche. Ad esempio, in base all'attuale accordo, la Danimarca versa al territorio una sovvenzione di 4,3 miliardi di corone (580 milioni di euro). Secondo un recente sondaggio, condotto da Berlingske e dal quotidiano groenlandese Sermitsiaq, la stragrande maggioranza dei groenlandesi si aspetta che il pagamento continui anche dopo l'indipendenza. Ma la Danimarca è d'accordo? Per ora Copenaghen si rifiuta di commentare "per rispetto del processo elettorale".