Il commissario Ue: "Ci tengo al mio Paese". Su Ita: "Antica questione che mi sta a cuore, cercherò di affrontarla"
"Dico soltanto che non voglio partecipare a polemiche che penso danneggino l'Italia". Così il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, in conferenza stampa a Bruxelles, sulle dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni riguardanti il suo operato. "Mi è stato chiesto spesso di commentare" le critiche formulate da diversi esponenti del governo italiano, ma "ci tengo al mio Paese e per questo non voglio alimentare queste polemiche. E non le alimenterò".
Il commissario europeo all'Economia confida che la Commissione europea riconosca "l'importanza" del lavoro fatto dal governo italiano per trovare una soluzione all'"antica questione" di Alitalia, portando Ita, la società rinata dalle ceneri dell'ex compagnia di bandiera, nell'orbita della tedesca Lufthansa. Pur ricordando che il dossier non rientra nel suo portafoglio (è competenza della Concorrenza, ora temporaneamente affidata al belga Didier Reynders).
"La questione di Ita è una antica questione, che non fa parte delle mie competenze - dice l'ex presidente del Consiglio - ma è una questione che conosco bene, che mi sta a cuore e che quindi, nell'ambito delle responsabilità collegiali della Commissione, cercherò di affrontare. E' una questione che ci trasciniamo da tempo e credo che meriti una soluzione. Penso - conclude - che il governo abbia lavorato molto per individuare questa soluzione e confido nel fatto che la Commissione Europea riconosca l'importanza di questo lavoro".