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Gaza, Hamas ottimista su negoziati: "Stavolta possono avere successo"

Raid Israele su Khan Younis: "11 morti, ucciso capo polizia Hamas". Netanyahu dimesso da ospedale

Macerie a Gaza
Macerie a Gaza
02 gennaio 2025 | 08.41
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C'è ottimismo, nell'ala politica di Hamas, sul buon esito dei negoziati con Israele per raggiungere un accordo di cessate il fuoco per Gaza. Nonostante lo stallo segnalato ieri da alcuni mediatori arabi citati dal Wall Street Journal, l'alto funzionario di Hamas Mousa Abu Marzouk ha dichiarato al quotidiano del Qatar al-Araby al-Jadeed che ''questa volta ci sono buone possibilità che i negoziati abbiano successo''.

Proprio oggi una delegazione di Hamas ha lasciato Il Cairo per Doha, in Qatar, dove domani continueranno i colloqui con i mediatori. Non è prevista la presenza di una delegazione israeliana a Doha, spiega il Times of Israel.

Un altro funzionario di Hamas, Jihad Taha, ha dichiarato al quotidiano al-Araby al-Jadeed che la delegazione del movimento islamico palestinese ha incontrato mediatori egiziani, qatarioti e turchi al Cairo. L'intento è quello di ''superare gli ostacoli e le condizioni poste di recente dalla parte israeliana con l'obiettivo di continuare l'aggressione contro il nostro popolo''. Inoltre, ha aggiunto Taha, ''Hamas sta affrontando positivamente e apertamente tutte le questioni''.

Al-Araby al-Jadeed ha anche spiegato che durante i colloqui al Cairo è stata valutata la possibilità di posticipare i negoziati su alcuni punti critici a dopo la prima fase del cessate il fuoco. Hamas si è detto d'accordo e la proposta sarà sottoposta alle autorità israeliane. Il tentativo è quello di raggiungere un accordo prima che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump entri in carica il 20 gennaio.

Raid Israele su Khan Younis

Nuovo raid dell'Idf a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. I caccia dell'esercito israeliano hanno attaccato all'alba la 'zona umanitaria' di al-Mawasi, uccidendo 11 sfollati palestinesi, tra cui tre bambini, che cercavano riparo nelle tende. Lo ha reso noto il quotidiano filo-Hamas 'Filastin'. Le squadre della protezione civile giunte sul luogo dell'attacco hanno confermato che tra i morti c'erano il direttore della polizia della Striscia di Gaza, il generale Mahmoud Salah, e il suo vice, il generale di brigata Husam Mustafa Shahwan.

Gaza: sale a 45.581 morti e 108.438 feriti bilancio operazione Israele

Il ministero della Salute della Striscia di Gaza controllato da Hamas ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono state uccise 28 persone nel territorio palestinese, portando il bilancio complessivo delle vittime della guerra a 45.581. Il ministero ha inoltre affermato in una nota che almeno 108,438 persone sono rimaste ferite in più di 14 mesi di guerra tra Israele e Hamas, scatenata dall'attacco del gruppo palestinese del 7 ottobre 2023.

Netanyahu dimesso da ospedale

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato dimesso dall'ospedale Hadassah di Gerusalemme nel quale era stato nuovamente ricoverato ieri dopo essere uscito il 31 dicembre contro il parere dei medici per partecipare al voto sul bilancio in Parlamento. Lo rende noto il suo ufficio. Netanyahu era stato sottoposto domenica a un intervento chirurgico per la rimozione della prostata. In precedenza il sito di Walla aveva riferito che il primo ministro israeliano sarebbe stato ricoverato un'altra notte in ospedale sotto osservazione medica.

Leader Hezbollah: "Resistenza continua e ha ripreso salute, nostra fede radicata"

Il leader del partito-milizia sciita libanese Hezbollah, Naim Qassem, ha assicurato che dal 27 novembre - data in cui è entrato in vigore il cessate il fuoco con Israele in Libano - il gruppo "ha ripreso salute", diventando più forte. "La resistenza continua e ha ripreso salute. Ha una fede profondamente radicata", ha dichiarato Qassem in un discorso televisivo, in cui si è detto convinto che i sostenitori di Hezbollah possano "diventare più forti in futuro", soprattutto dopo che Israele è "smascherato davanti al Paese e il mondo come entità brutale e criminale, con il sostegno criminale americano". Riguardo al cessate il fuoco, ha assicurato che il gruppo "ha cominciato ad attuarlo", anche se è "lo Stato libanese ad essere responsabile di monitorarlo e mantenerlo" fino a quando le truppe israeliane non lasceranno il territorio. Pertanto, ha definito questa "un'opportunità per lo Stato libanese di dimostrare il proprio valore attraverso l'azione politica".

Qassem ha ribadito di essere pronto a lavorare con i partner nel Paese per eleggere un presidente, carica bloccata da più di due anni nel mezzo di una grave crisi politica, e per “ricostruire ciò che è stato distrutto”, con l'obiettivo di "mettere in moto gli ingranaggi dello Stato secondo le sue leggi, e avviare una serie di riforme". "Dobbiamo valutare gli eventi accaduti in questa guerra di aggressione, trarre vantaggio dai suoi risultati e sviluppare le nostre azioni con le lezioni apprese", ha aggiunto, descrivendo la resistenza delle milizie a sostegno della Striscia di Gaza come "leggendaria".

Jihad islamica: "Ostaggio israeliano ha tentato il suicidio"

Un ostaggio israeliano trattenuto nella Striscia di Gaza dalla Jihad islamica ha cercato di togliersi la vita. Lo ha dichiarato in un video su Telegram Abu Hamza, portavoce del braccio armato della Jihad islamica, le Brigate al-Quds, senza fornire indicazioni sull'identità dell'ostaggio. Un medico della Jihad Islamica è intervenuto e gli ha salvato la vita, ha aggiunto Abu Hamza, senza però indicare quali siano ora le sue condizioni di salute.

Abu Hamza ha poi aggiunto che l'ostaggio ha tentato il suicidio a causa del suo stato psicologico e ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver posto nuove condizioni che ''ritardano e rischiano di far fallire'' l'accordo che permetterebbe il rilascio degli ostaggi.

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