Dopo lo spoglio del 95% delle schede
Due settimane dopo la vittoria del "sì" al referendum sull'Ue in Moldova, la presidente filoeuropea Maia Sandu è sulla buona strada per vincere il secondo turno delle elezioni presidenziali segnate dalle accuse di ingerenza russa.
Dopo lo spoglio del 95% delle schede, la candidata 52enne ha raccolto il 51,6% dei voti, contro il 48,3% di Alexandr Stoianoglo, ex procuratore 57enne sostenuto dai socialisti filorussi, secondo il risultati pubblicati dalla Commissione Elettorale. Se inizialmente Stoianoglo era in testa, in serata con lo spoglio dei voti la tendenza si è invertita. Maia Sandu ha ringraziato "tutti coloro che credono nella democrazia", rivolgendosi ai suoi sostenitori riuniti in un clima carico nel quartier generale della campagna elettorale nella capitale Chisinau. Il suo rivale aveva chiamato poco prima “alla calma, qualunque sarà il risultato finale”.
Come in Georgia, un’altra ex repubblica sovietica, la Russia è stata accusata di interferenza nel processo elettorale, accuse categoricamente respinte dal Cremlino. Per tutta la giornata le autorità hanno riferito di “provocazioni e tentativi di destabilizzazione”.