Il rapper americano è stato arrestato lo scorso 16 settembre: respinte tutte le richieste di cauzione
Lo scandalo P. Diddy è ormai inarrestabile. Ogni giorno le pagine dei giornali si colorano di nuove notizie riguardanti il caso del rapper americano Sean 'Diddy' Combs, arrestato lo scorso 16 settembre con l'accusa di presunti abusi e traffico sessuale. Nelle ultime settimane diverse vittime si sono fatte avanti, denunciando il rapper e il suo impero musicale per i famigerati 'white party'.
Il processo per Sean Combs non è ancora cominciato, ma le denunce aumentano: 21 sono quelle ufficiali al momento, a queste bisogna aggiungere più di 100 dichiarazioni di donne e uomini che hanno segnalato abusi da parte del rapper. In attesa anche una lista di possibili complici che insieme al rapper potrebbero essere accusati per crimini di violenza sessuale avvenuti durante i famosi festini a luci rosse.
Nomi che potrebbero far crollare gran parte del colosso di Hollywood. Così ha dichiarato l'avvocato delle vittime, Tony Buzbee: "I nomi vi scioccheranno", ha tuonato il legale invitando i soggetti coinvolti a farsi avanti da soli. Diddy, infatti, sarebbe solo uno dei grandi potenti coinvolti nel caso.
Al contrario, il legale di Diddy respinge ogni accusa, etichettandole come diffamatorie e false. Il rapper Diddy continua a difendersi dalle accuse che lo vedono coinvolto, affermando fermamente di essere innocente.
Janice Smalls Combs, mamma del rapper Puff Daddy, ha espresso il suo dolore tramite l'avvocato con una lunga lettera. Secondo l'83enne le accuse rivolte al figlio sono tutte bugie messe in scena dopo che l'ex fidanzata Ventura ha mosso la denuncia di abuso contro il rapper. "Mio figlio potrebbe non essere stato del tutto innocente su certe cose, come negare di essere mai diventato violento con un'ex ragazza, quando la stessa sorveglianza ha dimostrato il contrario", ha dichiarato Janice Combs.
Il processo inizierà a breve e Combs potrebbe essere condannato a una pena minima di 15 anni di carcere fino all'ergastolo. Nel frattempo Diddy rimane in prigione, nonostante i legali abbiano più volte richiesto cauzioni al tribunale da oltre 50 milioni di dollari. Al momento sono tutte state rifiutate dal giudice.
Diddy, all'anagrafe Sean John Love Combs, lo scorso 16 settembre è stato portato in una cella del Metropolitan Detention Center di Brooklyn a New York, dove ancora oggi attualmente si trova, prima del processo che decreterà la sua sorte. Il rapper statunitense e produttore discografico è accusato di presunte aggressioni sessuali e cattiva condotta.
Lo scorso novembre l'ex fidanzata Casandra Ventura lo aveva citato in giudizio presso una corte federale accusandolo di anni di abusi fisici e sessuali. La donna ha affermato che l'ex la picchiava spesso e che l'aveva costretta a compiere atti sessuali con prostituti, incontri favoriti dalla droga che Combs chiamava "freak off". Nel 2018, mentre Ventura stava cercando di porre fine alla loro relazione, lui si è introdotto con la forza in casa sua e l'ha violentata, si legge nella causa.
A maggio la Cnn ha diffuso un video in cui si vedeva Combs che prendeva a calci, pugni e gettava Ventura a terra in un corridoio di Los Angeles nel 2016. Dopo il video il rapper si è scusato in un video su Instagram in cui ha detto che il suo comportamento era "senza scuse" e che aveva cercato una terapia. Il video è stato poi rimosso dalla sua pagina.