Ieri il lancio di oltre 200 palloncini carichi di spazzatura e letame contro la Corea del Sud, l'ironia di Kim Yo Jong
I palloncini pieni di feci e spazzatura inviati alla Corea del Sud? "E' libertà di espressione": così la sorella di Kim Jong un ha ironizzato sul "regalo sincero" che la Corea del Nord ha inviato al vicino, che ha chiesto a Pyongyang di mettere fine "alla sua attività volgare e disumana". "Una volta che avrete provato quanto sia brutto e faticoso andare in giro a raccogliere sporcizia, vi renderete conto che non si dovrebbe parlare di libertà di espressione così facilmente quando si tratta di (volantinare) nelle zone di confine”, ha detto Kim Yo Jong, in un riferimento al lancio oltre confine di volantini da parte di attivisti anti-Corea del Nord che Seul ha sempre sostenuto di non poter fermare per via della libertà di espressione.
“Diciamo chiaramente che in futuro risponderemo con una quantità di sporcizia dieci volte superiore a quella che i sudcoreani ci buttano addosso", ha minacciato la potentissima sorella del leader nordcoreano.
Decine e decine di palloncini 'carichi' di rifiuti, più di 200 secondo l'agenzia sudcoreana Yonhap, sono caduti ieri in varie zone della Corea del Sud, fino alla provincia di Gyeongsang meridionale, carichi di immondizia, bottiglie di plastica, batterie, pezzi di scarpe e anche letame. I militari sudcoreani hanno invitato la popolazione a non toccare nulla e a segnalare eventuali 'ritrovamenti'.
Le immagini diffuse dalla Yonhap mostrano sacchetti di plastica attaccati con lo spago a grandi palloncini bianchi che portano anche carta igienica. Per i militari sudcoreani si è trattato di una "palese violazione del diritto internazionale", di una "seria minaccia alla sicurezza della nostra popolazione".