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Collisione nel Mare del Nord, Gb: "No indicazioni atto criminale". Allarme disastro ambientale

Il ministro dell'Edilizia inglese Matthew Pennycook si è limitato per ora ad assicurare che la qualità dell'aria al momento "è entro i limiti di sicurezza"

Collisione nel Mare del Nord tra la petroliera Stena Immaculate e la portacontainer Solong - (Afp)
Collisione nel Mare del Nord tra la petroliera Stena Immaculate e la portacontainer Solong - (Afp)
11 marzo 2025 | 14.02
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"Non ci sono indicazioni" che la collisione ieri nel Mare del Nord tra una petroliera e una nave portacontainer sia stata causata da "un atto criminale". Lo ha precisato un portavoce del premier britannico Keir Starmer: "La direzione delle inchieste sugli incidenti marittimi effettuerà ovviamente una valutazione preliminare della collisione. Non intendo entrare nel merito, ma a quanto mi risulta non c'è motivo di ritenere che si sia trattato di un atto criminale".

Parlando alla Camera dei Comuni, il sottosegretario britannico a Trasporti, Mike Kane, ha poi precisato che l'incendio sulla petroliera Stena Immaculate è stato domato, mentre divampano ancora le fiamme sulla nave portacontainer Solong e il membro dell'equipaggio disperso è presumibilmente morto.

C'è allarme per "un disastro ambientale immediato" secondo Hugo Tagholm, direttore esecutivo della ong Oceana. Mentre il ministro dell'Edilizia inglese Matthew Pennycook si è limitato per ora ad assicurare che la qualità dell'aria al momento "è entro i limiti di sicurezza". "Si tratta di un evento di portata significativa che può avere un'eredità davvero tossica per quei santuari oceanici che hanno tanto bisogno di essere protetti”, ha affermato Tagholm, all'indomani della collisione tra la petroliera Stena Immaculate e la portacontainer Solong, incidente a seguito del quale su entrambe le navi sono esplosi "incendi multipli", con la fuoriuscita di carburante in mare.

La Solong ha speronato la Stena Immaculate nell'area di due siti marini protetti, l'Area speciale di conservazione del Mare del Nord meridionale e l'Area marina protetta di Holderness, che ospitano diverse specie protette. "L'inquinamento da petrolio può avere un impatto molto forte e a lungo termine sui sedimenti e su altri tipi di ecosistemi”, ha dichiarato il direttore della ong, dicendosi "preoccupato per l'eredità a lungo termine e per l'impatto a breve termine".

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