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"Città Geopolitiche": viaggio nelle capitali dell’intrigo, del potere e della ribellione

Una nuova collana di Paesi Edizioni disponibile dal 21 marzo. Si parte con Pietroburgo, Teheran e Pyongyang

pietroburgo
17 marzo 2025 | 18.10
LETTURA: 3 minuti

Paesi Edizioni, casa editrice romana specializzata in saggistica d’attualità, amplia la sua offerta con "Città Geopolitiche", una nuova collana dedicata ai centri urbani più influenti della scena internazionale. Curata dall’editore Luciano Tirinnanzi, la serie propone reportage letterari e saggi narrativi che raccontano le città come snodi strategici delle relazioni internazionali, dei conflitti e dei cambiamenti globali.

Più di semplici guide di viaggio, i volumi della collana offrono un’analisi approfondita di città selezionate per la loro rilevanza geopolitica: dai teatri di crisi ai nuovi hub economici, fino alle capitali del cambiamento sociale e culturale. Ogni libro è arricchito da mappe illustrate e gallerie fotografiche evocative, per un pubblico ampio, dai 14 ai 99 anni.

Le prime tre uscite, previste per marzo 2025, saranno dedicate a:

Pietroburgo: la città degli zar, dei rivoluzionari e degli oligarchi

Il primo volume della collana è "Pietroburgo", scritto da Anna Zafesova, tra le massime esperte italiane di Russia e autrice del bestseller Navalny contro Putin. Il libro esplora la città imperiale dalle sue origini sotto Pietro il Grande fino all’epoca di Vladimir Putin, raccontando come Pietroburgo sia stata culla di zar, rivoluzionari e oligarchi.

Zafesova descrive una città plasmata da grandi personaggi, da Lenin a Dostojevskij, da Rasputin a Prigozhin, con un passato segnato dall’assedio nazista e dagli eccidi staliniani. Un ritratto potente di una città che è stata laboratorio della storia russa e che ancora oggi gioca un ruolo chiave nei giochi di potere del Cremlino.

Teheran: la lotta per la libertà nella capitale iraniana

Il secondo volume della collana, "Teheran" di Pegah Moshir Pour, offre uno sguardo intimo sulla capitale iraniana, raccontando la sua anima più nascosta. Moshir Pour, attivista per i diritti umani, guida il lettore tra le contraddizioni di una società oppressa da un regime teocratico ma attraversata da una nuova generazione assetata di cambiamento.

Nel libro emergono le storie di giovani che sfidano il patriarcato e la repressione, donne che combattono per i loro diritti e intellettuali che resistono alla censura. Attraverso la figura simbolica di Farawahar, lo "spirito guida" della Persia, l’autrice accompagna i lettori in una Teheran clandestina, dove la libertà sopravvive tra versi di poesia recitati di nascosto e sogni di emancipazione soffocati dalla polizia morale.

Pyongyang: oltre la propaganda della "città proibita"

Chiude la prima trilogia "Pyongyang", scritto da Federico Giuliani, uno degli ultimi giornalisti occidentali ad aver visitato la Corea del Nord prima della chiusura totale del Paese a causa della pandemia. Il libro offre un ritratto inedito della capitale nordcoreana, andando oltre gli stereotipi e le narrazioni occidentali sulla dinastia dei Kim.

Giuliani racconta una città-monumento, costruita per glorificare i leader nordcoreani, e una popolazione che vive sotto un rigido controllo statale, ma che segue un copione politico più complesso di quanto si immagini. Attraverso un mix di reportage e analisi storica, l’autore ricostruisce il modus operandi del regime nordcoreano, rivelando le strategie che mantengono il potere e il controllo in uno degli stati più isolati al mondo.

A seguire, la collana esplorerà altre città cruciali, tra cui Istanbul (Marta Ottaviani), Odessa (Micol Flammini/Monica Perosino) e Aden (Laura Silvia Battaglia).

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