Nel gigante asiatico calano le nozze e le nascite
I cinesi si sposano sempre meno. Il 2024 si avvia a essere ricordato come l''anno nero' dei matrimoni, con uno storico record negativo. In Cina calano le nozze e le nascite. Ed è una sfida in più per Pechino, secondo quanto emerge da un'analisi dei dati ufficiali condotta dalla Cnn mentre nel gigante asiatico si aggrava la crisi demografica nonostante una campagna del governo per incentivare matrimoni e nascite.
Il governo - che nel 2015 annunciò l'addio alla politica del figlio unico - è sempre più preoccupato per l'impatto della riduzione della forza lavoro e dell'invecchiamento della popolazione. L'anno scorso il dato sulle nascite è stato il peggiore dal 1949, dalla fondazione della Repubblica Popolare, e due anni fa l'India ha sorpassato il Dragone, diventando il Paese più popoloso al mondo.
Ora, secondo i dati ufficiali, nei primi tre trimestri dell'anno hanno registrato le nozze 4,74 milioni di coppie cinesi e i numeri diffusi dal ministero per gli Affari civili parlano di un calo del 16,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dati in linea con il trend in discesa dal picco del 2013 quando nel gigante asiatico furono più di 13 milioni le coppie che pronunciarono il 'sì'.
Gli esperti cinesi prevedono che quest'anno le nozze saranno ancor meno dei matrimoni registrati nel 2022, l'anno del record negativo con 6,83 milioni di 'sì'. I dati vengono registrati dagli anni Ottanta e l'aumento dei matrimoni dello scorso anno, dopo la revoca delle misure draconiane imposte con l'obiettivo di contenere la pandemia di Covid, è stato interpretato come un'anomalia, in gran parte una risposta a lunghi mesi di restrizioni.
Tra le misure per invertire il trend il governo cinese ha messo in campo incentivi, ma - evidenzia la Cnn - ha anche promosso l'organizzazione di nozze di massa e cercato di contrastare la tradizione del "prezzo della sposa", la 'dote' che va alla famiglia della futura consorte. Dal 2022 l'Associazione per la pianificazione familiare ha lanciato programmi in nome di una "nuova era nella cultura delle nozze e della maternità", incoraggiando tra l'altro i giovani a convolare a nozze e ad avere figli a "un'età adeguata".
Politiche che però sembrano non riuscire a convincere i cinesi, che fanno i conti con la disoccupazione, l'aumento del costo della vita e le conseguenze del rallentamento dell'economia. Senza contare che nei primi nove mesi di quest'anno sono state circa 1,96 milioni le coppie che hanno chiesto il divorzio.