Dean Berta Vinales è caduto ed è stato travolto dagli altri concorrenti
Il pilota spagnolo Dean Berta Vinales, cugino di Maverick, è morto in un incidente a Jerez in una gara Superspot. Classe 2006, è caduto nella curva 1 ed è stato investito dalle moto in corsa. Alle ore 14 era prevista la prima competizione delle tre sul circuito di Jerez, ma è stata annullata dagli organizzatori.
Dean Berta Vinales, nato il 20 aprile 2006 a Palau-Saverdera, quest'anno aveva esordito nel mondiale SuperSport300 con il team di Angel Vinales, padre di Maverick. A Magny-Cours aveva ottenuto i suoi primi punti iridati con un quindicesimo posto in Gara 1 e un'ottima quarta posizione in Gara 2. La sua crescita era stata confermata da altri due buoni piazzamenti a Barcellona e anche a Jerez si stava giocando la zona punti.
"Siamo profondamente rattristati nel dover annunciare la perdita di Dean Berta Vinales" annuncia la WorldSBK, mandando "un messaggio di vicinanza e amore alla famiglia, ai suoi cari e al suo team". "La tua personalità, entusiasmo e impegno ci mancheranno enormemente - concludono -. Mancherai a tutto il mondo delle corse motociclistiche".
"Siamo tutti affranti dalla brutta notizia arrivata da Jerez, certe cose non dovrebbero capitare" dice all'Adnkronos il presidente della Federazione motociclistica italiana, Giovanni Copioli. "Spazi di fuga, airbag, sono stati fatti tanti passi avanti per la sicurezza ma in questo caso credo si tratti di una fatalità imponderabile". "Mi è arrivata la notizia ma non ho potuto vedere, da quanto mi è stato raccontato si tratta di una dinamica che abbiamo vista più volte su cui si può fare pochissimo. E' un immenso dispiacere per me dover commentare una notizia così tragica".
"Su questo tipo di incidenti non si riesce a far molto, vedo anche in Moto2 e Moto3 dove ci sono magari 10 piloti incollati, lì c'è poco da fare, non hai il tempo di reazione per fare qualcosa se c'è una caduta" dice all'Adnkronos Giacomo Agostini, ex pilota vincitore di 15 campionati mondiali. "Mi spiace tanto per il ragazzo, una tragedia -prosegue Agostini-. Sono stati fatti molti passi in avanti in tema di sicurezza ma queste sono situazioni che fortunatamente non capitano spesso ma che sono difficili da risolvere", conclude.