La nuova figura avrà di fatto il compito – nell’interesse degli imprenditori in difficoltà creditizia – di trattare con i creditori
Al via oggi 15 novembre presso tutte le Camere di Commercio il registro degli Esperti negoziatori. La nuova figura, introdotta dal dl 118/2021, avrà di fatto il compito – nell’interesse degli imprenditori in difficoltà creditizia – di trattare con i creditori al fine di facilitare la definizione di accordi risolutivi delle pendenze debitorie e permettere così il risanamento dell’impresa e l’uscita dalla crisi.
L’esperto negoziatore è pensato per dare supporto alle imprese in difficoltà – 300 mila sono solamente le società di capitali con segni preoccupanti segnala nel suo report Unioncamere - proprio nel quadro di quegli strumenti concepiti per fronteggiare gli effetti negativi della pandemia. La procedura di “composizione negoziata della crisi di impresa” consente all’imprenditore - di qualunque settore e senza alcun limite dimensionale - e in fase di squilibrio economico/finanziario di ottenere in modo rapido una diagnosi preventiva della situazione per avviare, in parte sotto il controllo dell’autorità giudiziaria, un percorso di risanamento.
Questa innovativa figura è costruita intorno a “skill” e competenze acquisibili mediante corsi di formazione professionale che saranno illustrati nel corso del convegno 'La figura dell’esperto negoziatore. Ruolo, formazione e opportunità' promosso da AssoAdvisor.
"Il negoziatore è un professionista iscritto in un apposito albo istituito presso le Cciaa, dotato di specifiche competenze in materia concorsuale e di mediazione civile, e di cui è garantita la terzietà, che ha il ruolo di assistere l’imprenditore nella verifica dello stato di salute aziendale, nella ricerca di correttivi, nella predisposizione di proposte negoziali e nelle trattative con i creditori, garantendo la buona fede delle proposte e la trasparenza del procedimento”, spiega Valentina Bavetta, avvocato, e presidente di AssoAdvisor Milano. “Sostanzialmente all’esperto negoziatore viene affidato il compito di 'facilitare' la definizione di accordi con i creditori che portino alla definitiva composizione della crisi”, spiega.
“Inoltre -spiega ancora Bavetta - a chiamare l’esperto negoziatore è lo stesso imprenditore che, accedendo a tale procedura, ha il vantaggio di ottenere incentivi fiscali e misure protettive del patrimonio aziendale e personale non dissimili di quelle di cui beneficerebbe se accedesse a una procedura concorsuale tradizionale”. Lo scudo al patrimonio, prosegue la presidente di AssoAdvisor, per proteggerlo dalle aggressioni di singoli creditori è imprescindibile per individuare una soluzione compositiva che soddisfi tutti i creditori”.
Parte, dunque, una fase sperimentale che servirà a valutare la rilevanza di questa nuova figura lanciata dal dl 118/2021. “Non è facile al momento prevedere gli sviluppi intorno a questo nuovo istituto giuridico che nasce in un contesto emergenziale. L’iniziativa è lodevole, ma molto dipenderà dall’effettiva applicazione ed utilizzo. In tutti i casi credo che avrà anche una funzione educativa poiché solo attraverso la responsabilizzazione degli imprenditori, dei creditori e dell’esperto si potrà operare in un quadro compositivo della crisi realmente funzionale al suo superamento”, conclude Bavetta.