19 marzo 2024. «Annunciando il voto favorevole alla proposta di legge regionale sul suicidio assistito il Presidente della Liguria Giovanni Toti ha tradito gli elettori e in particolare le promesse fatte in campagna elettorale, quando si era impegnato espressamente a tutelare la vita dal concepimento alla morte naturale, firmando con nome e cognome il patto sottoscritto con le associazioni pro life e pro family tra le quali anche Pro Vita & Famiglia e l’Associazione Family Day. Al di là di come finirà la questione del ‘terzo mandato’, per le famiglie liguri Giovanni Toti non è più una persona e un politico affidabile ed è escluso qualsiasi sostegno per eventuali altre sue candidature. Il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi dovrebbe inoltre chiarire se la posizione di Toti è anche quella del partito. Ricordiamo che le Regioni non hanno alcuna competenza in tema di suicidio assistito, la cui eventuale regolamentazione riguarderebbe solo la competenza dello Stato. L’iniziativa della Liguria quindi è in palese contrasto con la Costituzione. Il Presidente Toti e la maggioranza di centrodestra dovrebbero preoccuparsi di garantire sul territorio un accesso rapido e diffuso alle cure palliative come previsto dalla Legge 38/2010, potenziando le reti sociali di sostegno agli anziani, ai sofferenti e agli emarginati». Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia.
-Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
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