Gasare l’acqua in casa permette di ridurre le emissioni da trasporto e risparmia all’ambiente in media 16 kg di plastica all’anno per persona.
12 luglio 2024 – Sono diversi i macchinari disponibili sul mercato per produrre acqua gasata in casa, così come i motivi che spingono i consumatori all’acquisto: dal rispetto per l’ambiente alla comodità, dalla semplicità alla necessità di poca manutenzione. Per questo Altroconsumo ha realizzato un test sui gasatori d’acqua aiutando i consumatori ad orientarsi nella scelta.
I gasatori consentono di evitare di dover portare pesanti bottiglie d’acqua ma non migliorano la qualità dell'acqua del rubinetto che, a meno di problematiche specifiche, è comunque buona. Dal punto di vista dell’impatto ambientale, invece, l’acqua in bottiglia presenta molte problematicità: non solo la plastica delle bottiglie deve essere smaltita, ma centinaia di tir carichi devono portarla su e giù per il paese e a volte all’estero. Scegliere di gasare l’acqua a casa propria vuol dire produrre meno rifiuti e ridurre le emissioni del trasporto. Tuttavia, il gasatore deve essere smaltito correttamente per non provocare danni all’ambiente.
Ciascun bevitore di acqua gasata, infatti, passando al gasatore domestico, risparmia all’ambiente in media 16 kg di plastica all’anno. Ma si deve considerare, oltre al costo dell’apparecchio ammortizzato in 5 anni e dell’acqua, anche le ricariche di anidride carbonica ed eventuali bottiglie non incluse (da sostituire periodicamente). L’acqua ottenuta con l’utilizzo del gasatore, quindi, è in genere più cara dell'acqua gasata in bottiglia.
Quasi tutti i gasatori funzionano con bombole di anidride carbonica alimentare e, anche se le bombole sono di marche diverse da quella del gasatore, sono compatibili se l'aggancio è lo stesso. Dunque, cambiare marca e/o canale di acquisto della ricarica può fare la differenza in termini economici, grazie alla crescente concorrenza, ma non porta alla perdita della garanzia, a meno che non sia proprio l’utilizzo della ricarica a provocare un danno all’apparecchio.
Inoltre, il gasatore non ha bisogno di nessuna particolare manutenzione, è un apparecchio semplice e facile da pulire, utilizzando un panno in microfibra dopo l’utilizzo e non sono necessari detersivi perché l’acqua è contenuta all’interno della bottiglia e non entra in contatto con l’apparecchio, tranne qualche goccia mentre si inserisce ed estrae la bottiglia.
Nel test Altroconsumo sono stati considerati solo i gasatori manuali, gli unici modelli davvero portatili e che non consumano energia, consentendo quindi un risparmio significativo. I gasatori elettrici, invece, raffreddano l'acqua istantaneamente, garantendo una gasatura più forte e duratura. Questi modelli sono però più grandi e pesanti, e necessitano di collegamento elettrico e, talvolta, idraulico. Ma offrono funzioni aggiuntive come il filtraggio, richiedendo una manutenzione accurata dei filtri per mantenere la qualità dell'acqua.