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Gianni Furio: “Fondamentale la ‘leadership gentile’ per attrarre le nuove generazioni negli studi professionali”

Gianni Furio: “Fondamentale la ‘leadership gentile’ per attrarre le nuove generazioni negli studi professionali”
17 aprile 2025 | 18.14
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Il Dottore Commercialista di Mola di Bari ragiona sui perché del calo dell’interesse per i lavori presso commercialisti, consulenti del lavoro e avvocati da parte dei più giovani

Mola di Bari,17/04/2025. Trovare giovani collaboratori risulta oggigiorno un'impresa sempre più difficile per gli studi professionali. Commercialisti, consulenti del lavoro e avvocati lamentano una crescente difficoltà nel reperire nuove leve disposte a intraprendere il percorso professionale. Non si tratta di una semplice impressione, ma di un fenomeno ormai strutturale, come spiega Gianni Furio, Dottore Commercialista di Mola di Bari. “Il mondo professionale vive un paradosso: da un lato, università che continuano a sfornare laureati in discipline giuridiche ed economiche; dall'altro, studi professionali che non riescono a trovare giovani disposti a intraprendere il percorso di carriera: è come se esistesse un cortocircuito nel passaggio dall'università al mondo del lavoro”. Negli ultimi anni si è registrato un calo significativo nel numero di giovani che scelgono di intraprendere la libera professione. Avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro: profili un tempo considerati ambiziosi e prestigiosi, oggi sembrano esercitare sempre meno fascino. “Il problema — spiega Furio — affonda le sue radici in un cambiamento culturale che coinvolge soprattutto le nuove generazioni, che sta ridefinendo il rapporto con il lavoro e la carriera”. Sempre più giovani, anche per ragioni legate alla precarietà economica e abitativa, sembrano privilegiare la stabilità e la sicurezza offerte da contratti da dipendente, sia nel settore pubblico che in quello privato. Avere uno stipendio fisso, ferie pagate e tutele previdenziali è oggi percepito come un traguardo, più che un punto di partenza. “Le loro priorità — prosegue il professionista di Mola di Bari — si sono spostate dalla stabilità e dal prestigio professionale verso altri valori: bilanciamento vita-lavoro, flessibilità, sostenibilità e senso di scopo. I giovani considerano il work-life balance più importante della retribuzione. A questo — sottolinea Gianni Furio — aggiungerei una scarsa propensione generazionale all’assunzione di considerevoli responsabilità che caratterizzano il cammino professionale”. È il mondo in cui ‘saper vendere’ fa la differenza, per cui diventare veri professionisti e puntare su elementi poco comuni e virtuosi quali affidabilità, competenza, fiducia ed onestà intellettuale comporta una notevole fatica. “Si capisce bene quindi che se la forma prevale sulla sostanza si è ben lontani dall’ assumersi responsabilità di ogni tipo ed in particolar modo la responsabilità di vivere un’etica che rappresenta o dovrebbe rappresentare il ‘core’ per ogni libero professionista. Molto dipende dal valore che si attribuisce al proprio percorso di studi e certamente anche alla propria persona. Il professionista non vende e non si vende, ma sceglie e si fa scegliere per quelle che sono le proprie competenze e la propria affidabilità”. Secondo Furio, è fondamentalmente cambiato in maniera profonda il mondo del lavoro e con esso anche le ambizioni dei giovani. Professioni digitali, creatività, imprenditoria, lavoro remoto: le opportunità si sono moltiplicate, così come i ‘modelli di successo’. La libera professione ‘tradizionale’ spesso appare lontana dalla flessibilità e dall’innovazione che molti giovani cercano. Gli studi, con la loro impostazione classica, fatta di lunghi apprendistati, orari estesi, gerarchia rigida e gratificazioni economiche differite nel tempo, rappresentano l'antitesi di ciò che questa nuova generazione cerca. “Il calo dei giovani professionisti, dunque, pone una serie di interrogativi importanti, anche sul ricambio generazionale all’interno delle categorie professionali. Molti ordini stanno già cercando di riformarsi per rendersi più attrattivi, ma serve uno sforzo più ampio: semplificare, sostenere economicamente i giovani professionisti, valorizzare la qualità e non solo l’ anzianità”, evidenzia Gianni Furio. Un approccio promettente è quello della ‘leadership gentile’, un modello sempre più rilevante nel contesto attuale. La leadership gentile si basa sulla condivisione dei progetti, sull'ascolto attivo, sull'empatia e sulla motivazione dei collaboratori. Non si tratta di essere ‘amiconi dei propri collaboratori, come approfondisce il professionista, ma di creare un ambiente di lavoro rispettoso e orientato alla crescita delle persone. “Questo approccio risulta particolarmente efficace con i giovani, che valutano molto positivamente ambienti di lavoro inclusivi, trasparenti e attenti al benessere delle persone. La leadership gentile non è solo una questione etica, ma una strategia di business: gli studi che sapranno implementarla avranno un vantaggio competitivo significativo nell'attrarre e trattenere i migliori talenti”. La difficoltà nel trovare collaboratori può essere vista come un'opportunità per ripensare il modello di studio professionale. È necessario un cambiamento culturale profondo, che vada oltre i semplici aggiustamenti organizzativi. Gli studi devono comprendere che le nuove generazioni non cercano solo un lavoro, ma un'esperienza professionale che sia in linea con i loro valori e le loro aspirazioni. In questo contesto, emerge con forza il concetto di ‘umanesimo aziendale’ anche per gli studi professionali, dove al centro di ogni scelta c'è la persona, con le sue competenze, le sue aspirazioni e il suo benessere. Solo così sarà possibile colmare il divario tra le aspettative delle nuove generazioni e l'offerta degli studi professionali. “In questa epoca — aggiunge Gianni Furio — tutto cambia velocemente, e anche le libere professioni devono sapersi reinventare. Solo così potranno tornare a rappresentare un orizzonte di realizzazione personale e professionale per le nuove generazioni”.

CONTATTI PER LA STAMPA: https://www.linkedin.com/in/gianni-furio-42595730/

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