Il bene rifugio per eccellenza si conferma una preziosa opportunità per proteggere e far crescere il proprio patrimonio, anche in periodi di incertezza finanziaria, come spiega Salvatore Ferrante, Ceo di Fargo, azienda leader nel commercio globale dell’oro.
Bergamo, 19 agosto 2024. L’oro, riconosciuto come il bene rifugio per eccellenza, rappresenta un asset sicuro per chi desidera preservare il proprio patrimonio durante i periodi di difficoltà economica o instabilità dei mercati. Se un tempo far fruttare il metallo prezioso era appannaggio esclusivo dei grandi investitori, oggi la tendenza è cambiata.
«È vero: la bella notizia è che oggi investire in oro è una possibilità accessibile non solo agli esperti, ma anche ai piccoli risparmiatori. L’investimento in oro, infatti, da forma di protezione del patrimonio in periodi di recessione economica o inflazione è diventato un’opportunità per rendere profittevoli i risparmi o diversificare il proprio portafoglio. Oggi tutti possono beneficiarne», illustra Salvatore Ferrante, Ceo di Fargo, azienda leader nel commercio globale dell’oro con sede a Bergamo.
Come spiega Ferrante, sono molteplici le formule per rendere vantaggioso l’acquisto di oro: «Noi di Fargo, ad esempio, offriamo tre modalità diverse. La prima è l’acquisto diretto sotto forma di lingotti in diverse forme e pesi. Su richiesta del cliente, mettiamo a disposizione un servizio di custodia garantita per conservare l’oro fisico nel nostro caveau e per ritirarlo o rivenderlo in qualsiasi momento. Un altro servizio interessante è la gestione attiva: in questo caso, il cliente può lasciare il proprio oro in deposito presso la nostra azienda, che lo utilizzerà per operazioni finanziarie, aumentandone così il valore, e dunque il rendimento. Questa è un’opportunità molto redditizia. Un’ulteriore modalità che abbiamo introdotto è il piano di accumulo, dedicato a tutte le tipologie di investitori, quindi anche a chi non possiede grossi capitali. In questo caso il cliente è libero di scegliere l’importo da destinare all’investimento: versando una quota mensile può raggiungere gradualmente la quota prefissata, ottenendo nel tempo la valorizzazione dell’oro e quindi un’entrata redditizia».
La conferma che l’oro è un bene rifugio è supportata dal fatto che anche i preziosi che non usiamo più possono diventare una fonte di guadagno: «Collane, ciondoli, anelli, anche regali della prima comunione che un po’ tutti noi custodiamo a casa – illustra Ferrante -: sono numerose le persone che ci portano i monili che non indossano più, a volte piccoli tesoretti, e che si stupiscono di quanto si siano rivalutati nel tempo! A tal proposito consiglio sempre a chi decide di vendere il proprio oro di assicurarsi che l’azienda a cui si rivolge sia trasparente e affidabile. Noi, ad esempio, a tutela del cliente, disponiamo di certificazioni e autorizzazioni. Penso sia il primo passo per affrontare serenamente il proprio investimento».
Fargo riesce a essere competitiva sul mercato grazie a proficue partnership internazionali.
«Grazie alle collaborazioni che abbiamo in essere, ad esempio, in Uganda – conclude Ferrante – , operiamo direttamente con i produttori locali e non ci avvaliamo di intermediari. Questo ci consente di mantenere i prezzi vantaggiosi. Ma mi preme anche sottolineare che adottiamo pratiche di approvvigionamento etico e sostenibile che si basano sull’equo compenso, la trasparenza e la gestione responsabile dell’intera filiera. Inoltre, sempre in Uganda, investiamo nel territorio attraverso la creazione di scuole e il potenziamento delle strutture sanitarie per le comunità locali e ci spendiamo per eliminare l’uso di sostanze nocive come il mercurio, introducendo macchinari specifici che migliorano l’efficienza delle miniere e proteggono la salute dei lavoratori e dell’ambiente. È un piccolo contributo per la salvaguardia di tutti».
Contatti: https://www.fargocommodities.com/