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A Marradi nasce il primo Patto di Comunità della Toscana per il rilancio della filiera del Marron Buono

A Marradi nasce il primo Patto di Comunità della Toscana per il rilancio della filiera del Marron Buono
18 aprile 2025 | 18.22
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18 aprile 2025.È stato ufficialmente sottoscritto il primo Patto di Comunità della Toscana per la realizzazione della filiera di economia civile del Marron Buono di Marradi, un’iniziativa ambiziosa che intende rilanciare lo sviluppo produttivo locale e contrastare lo spopolamento del territorio.  Promosso dal Comune di Marradi e dal GAL START, con il supporto tecnico e scientifico della rete NeXt – Nuova Economia per Tutti, il Patto rappresenta un modello innovativo di co-programmazione e co-progettazione tra istituzioni, agricoltori, trasformatori, associazioni, commercianti e cittadini.

“Come GAL siamo molto soddisfatti dell’esperienza dei progetti di comunità - dichiara Giampiero Mongatti, Presidente del GAL Start - Questi rappresentano un modo nuovo, ancora più partecipato e inclusivo, di distribuire finanziamenti sul territorio. I PdC costruiscono una rete, attivano collaborazioni, mettono in movimento idee e azioni, riuscendo perciò ad essere particolarmente calzati sulle esigenze del territorio. Questo progetto lo è in maniera evidente, intervenendo sulla filiera del marrone che è parte integrante dell’identità di questa comunità”.

Il progetto, finanziato nell’ambito della Sottomisura 19.2 del PSR 2014/2020 con fondi LEADER, mira a costruire una filiera partecipata, sostenibile e inclusiva attorno al Marron Buono di Marradi, eccellenza agroalimentare riconosciuta e simbolo identitario del territorio.

“Si tratta di un progetto che nasce dalla crisi della Fabbrica dei Marroni al quale hanno lavorato più soggetti assieme, dimostrando che questa è la ricchezza del nostro territorio, fondamentale per la valorizzazione del marrone - dichiara Tommaso Triberti, Sindaco del Comune di Marradi. Ringraziamo la Regione Toscana e il GAL Start per questa opportunità di sviluppo che dovrà essere un punto di inizio e non di arrivo.”

Il percorso di Comunità sviluppato in questi mesi ha portato all’elaborazione di tre obiettivi strategici condivisi:

·        Creazione di un marchio collettivo, che unisca i protagonisti della filiera sotto un’identità condivisa e riconoscibile a livello locale e nazionale.

·        Superamento della frammentazione tra produttori e operatori tramite strumenti agili di coordinamento e cooperazione.

·        Sperimentazione di nuovi prodotti e innovazione nella trasformazione, per aumentare la conservabilità (shelf life) del marrone e ampliare l’accesso a nuovi mercati digitali anche attraverso la collaborazione con la piattaforma Gioosto.com

“Il Patto di Comunità - conclude Luca Raffaele, Direttore generale NeXt Economia - non è un vincolo formale, ma una vera e propria alleanza di scopo che permette di ricostruire la fiducia e fornire una piattaforma comune per affrontare le sfide della transizione sociale, ambientale e digitale delle filiere agricole. Il lavoro di progettazione partecipata svolto con le organizzazioni e le imprese del territorio ha permesso di costruire le premesse per lo sviluppo di un modello innovativo di amministrazione condivisa”.

La foto è libera da diritti e concessa dall’Ufficio Stampa

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