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Vinile mon amour, nel 2024 Italia ottavo mercato globale

Il supporto continua a crescere e registra, secondo i dati del Global Music Report 2025, un incremento del 6,8%. Mazza (Fimi): "Scenario consolidato, conferma leadership settore musicale italiano"

(AdnKronos)
(AdnKronos)
21 marzo 2025 | 11.16
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Ricordate gli anni 2000, quando sembrava che i vinili fossero destinati a sparire? Soppiantati dalla tecnologia più efficiente del cd, che non si rovinava, si sentiva meglio ed era più pratico. Ebbene, negli ultimi anni si è assistito a un ritorno in forma smagliante del vinile, sostenuto sia da un nucleo di collezionisti che non ha mai smesso di acquistarli, sia da giovanissimi, che cercano nei negozi dischi di band del K-Pop coreano o di popstar del momento, rigorosamente in formato vinile. Un fenomeno supportato dai numeri. Secondo i dati del Global Music Report 2025 di Ifpi, se il segmento fisico del mercato italiano nel 2024 è calato del 2,1%, attestandosi a 61,3 milioni di dollari, l’unico formato che registra un incremento è il vinile (+6,8%), sbaragliando la concorrenza del mercato fisico con 38,9 milioni di valore mentre il cd risulta in calo a 21,9 milioni (-15,1% rispetto all’anno precedente).

"I dati che emergono sulla performance del mercato musicale italiano evidenziano la vitalità di uno scenario in continua evoluzione - dice all'AdnKronos Enzo Mazza, ceo della Fimi, la Federazione Industria Musicale Italiana -. La costante crescita del vinile in Italia, così spinta da renderci ottavo mercato globale, mostra la capacità del formato storico di evolversi mantenendo il proprio fascino nel panorama contemporaneo, che resta trainato principalmente dallo streaming. Si tratta di uno scenario consolidato in cui i formati tradizionali interagiscono con l’offerta liquida, confermando la leadership del settore musicale italiano in un contesto globale sempre più orientato verso il digitale".

Anche i negozi indipendenti stanno beneficiando dell'onda lunga di questo revival. "Le vendite sono in aumento e siamo felici di constatare che questo ritorno è dovuto ai giovani, che hanno fatto tornare in auge questo formato - spiega Claudio Donato, patron di Goody Music, tempio del vinile a Roma, e luogo che ha visto nascere generazioni di dj e musicisti -. Sembra che ci sia un ritorno anche delle musicassette, intese però come oggetto da collezione. I prezzi dei vinili, tuttavia, sono ancora troppo alti". Se lo streaming offre più praticità, l'esperienza e la qualità che regala il vinile, anche dal punto di vista estetico, è senza pari e il suo fascino oltrepassa il semplice effetto nostalgia. "E' come un libro con la copertina rilegata - osserva Donato -. Tanti clienti lo acquistano senza neanche avere il giradischi in casa. Oggi va detto che il suono è sicuramente superiore rispetto a quello degli anni '90 grazie alla tecnologia".

I giovani sono anche i più preparati: "Non acquistano i vinili solo per moda ma conoscono le etichette, i gruppi e i generi musicali, arrivano in negozio e sanno cosa vogliono" evidenzia il patron di Goody Music. A conquistare il cuore degli appassionati non è solo la modalità d'ascolto e il suono migliore, poiché spesso i vinili sono accompagnati da veri artwork, e includono libretti e poster. "Il formato è tornato in auge da più di 10 anni - ricorda Donato - e la cosa bella è che il trend sta continuando, non è solo una moda passeggera. In un momento storico di incertezza dà sicurezza avere questo tipo di supporto fisico". (di Federica Mochi)

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