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Pop.Sondrio, piccoli azionisti per la lista 2. Catalano: "Da Bper colpo traditore"

"L'offerta ci sottostima del 20%"

Pop.Sondrio, piccoli azionisti per la lista 2. Catalano:
16 aprile 2025 | 15.36
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Si scaldano i motori, un altro tassello nel puzzle del risiko. I piccoli azionisti di Sondrio hanno scelto: all'Assemblea della Popolare del 30 aprile voteranno la lista della continuità e dello stand-alone: quella numero 2. I candidati sono gli attuali componenti del Cda in scadenza di mandato: Francesco Venosta, Nicola Cordone, Federico Falk, Mariella Piantoni e Elena Vasco. L'avvocato Salvatore Catalano, che ha presentato la lista numero 2 , spiega all'Adnkronos: "Non ho mai visto un colpo così traditore come quello sparato da Bper nei confronti della Sondrio". La motivazione: "Alle venti di sera finisce il Consiglio di Amministrazione della Popolare di Sondrio che comunica l'approvazione del miglior bilancio di sempre, dando 0,80 euro come dividendo agli azionisti, e alle ventuno viene sparata l'offerta".

L'avvocato non sembra convinto dalle sinergie possibili: "Non credo che sommando 1 più 1 il risultato faccia 2, tanto per essere chiaro". Né che il valore dell'offerta fatta dalla Bper nei confronti della Popolare rispecchi il valore di quest'ultima: "L'Ops è molto debole rispetto al valore della Popolare. C'è almeno un 20% di scarto", sottolinea. A non convincere - nella tesi dell'avvocato - il comportamento di Unipol, azionista di entrambi gli istituti: "Se io ho il 20% di uno e il 20% dell'altro, e ho due banche che a suo dire funzionano bene, io non riesco a capire per quale motivo tu le vuoi fondere, cioè vuoi toglierne di mezzo una. E per di più una banca che durante la sua esistenza non ha mai concluso un bilancio in passivo". L'avvocato chiosa: "Siamo 178mila azionisti, l'unica Banca popolare rimasta".

Tutto insomma è pronto per la battaglia. Parlando all' Adnkronos Matteo Lorenzo De Campo , presidente di ‘Insieme per la Popolare’, ha contestato: "Ma quale matrimonio naturale, l'Ops mette a rischio l'esistenza della Popolare!". Sull'Ops aleggiano poi due spettri, dicono dalle parti di Sondrio: l’Antitrust che ha avviato un’istruttoria sull’offerta pubblica di scambio (Ops) in quanto "suscettibile di ostacolare in modo significativo la concorrenza effettiva limitatamente ai mercati locali degli impieghi alle famiglie produttrici-piccole imprese delle province di Varese, Pavia e Como, non essendo invece in grado di alterare gli assetti competitivi negli altri mercati rilevanti". E la soglia minima del 35% fissata da Bper tra le condizioni dell'offerta. Prossima tappa: 30 aprile, Sondrio. (di Andrea Persili)

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