
Settore verso il traguardo dei 500 milioni di euro di investimenti entro il 2027
Ma che dazi Usa. Riapre la stagione dei parchi divertimento: si prevede un boom. Tra nuove attrazioni, aree a tema e ampliamenti, per la stagione 2025 gli investimenti sono cresciuti del 47% sul 2024: per un totale di 220 milioni di euro, di cui 40 milioni dedicati all’efficientamento energetico. Risultato? A quanto apprende Adnkronos, le aspettative superano le previsioni del piano strategico 24/26 e proiettano il settore verso il traguardo dei 500 milioni di euro di investimenti entro il 2027.
"A livello di comparto - spiega all'Adnkronos Luciano Pareschi, presidente dell'associazione Parchi permanenti italiani, aderente a Confindustria - prevediamo una crescita aggregata del 5% rispetto all’anno scorso: si tratta di una stima prudenziale che tiene conto del perdurante incremento dei costi dell’energia". Se i big player, aggiunge, "a cominciare da Gardaland, MagicLand e Leolandia, da tempo hanno investito in pannelli fotovoltaici e quindi sono orientati all’autoproduzione per una parte dei consumi, i parchi di piccole e medie dimensioni sono ancora esposti alle oscillazioni dei prezzi e non possono affrontare un aumento spropositato dei costi". Che fare? "Abbiamo già sensibilizzato il ministero delle Imprese e del Made In Italy e il ministero del Turismo - dice - che in queste settimane hanno previsto delle misure specifiche per il comparto delle piscine, vessato come noi dagli aumenti".
I dazi? "Adesso non sono un problema e potrebbero riguardare in futuro soprattutto i produttori di attrazioni e di beni complementari", sottolinea Pareschi. "In Italia - prosegue - abbiamo delle eccellenze in questo senso, come Zamperla, che esportano in tutto il mondo per un valore stimato di oltre 250 milioni di euro. Per quanto concerne i parchi, i dazi potrebbero portare a ridisegnare la geografia degli acquisti, privilegiando aziende italiane ed europee, ma è ancora troppo presto per fare considerazioni di questo genere". Secondo Pareschi "anche un’eventuale riduzione dei turisti americani in Italia avrebbe un effetto marginale a livello di comparto, sebbene alcuni grandi parchi arrivino a totalizzare il 50% di ospiti stranieri". Diverso, spiega, "è lo scenario della crescita dell’inflazione e di una conseguente riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, che potrebbe ricadere a cascata su tutti i parchi, portando a una contrazione degli ingressi".
I dazi non preoccupano neanche Giuseppe Ira, presidente di Leolandia, che conferma all'Adnkronos: “Non prevediamo impatti particolari", sottolinea. "Da tempo abbiamo investito nella realizzazione di un parco fotovoltaico a copertura dell’area del parcheggio clienti che estenderemo ulteriormente, rendendo il parco completamente autosufficiente dal punto di vista energetico”. Sulla stessa linea d'onda Michele Zucchi, Ad MagicLand: “MagicLand - dice all'Adnkronos - ospita uno dei più grandi parcheggi fotovoltaici realizzati in Italia, che soddisfa il 75% dei nostri bisogni energetici”.
Anche Stefano Cigarini ceo e vice president Gardaland Resort spiega di essere tranquillo sul tema: "E ciò sostanzialmente per due ragioni", chiosa all'Adnkronos: "La prima è che, storicamente, i parchi di divertimento tendono a essere anticiclici rispetto ai cicli economici. Questo significa che, anche in periodi di contrazione economica o di riduzione dei viaggi, un parco ben bilanciato tra pubblico locale — quindi in gran parte italiano — e turisti internazionali tende a risentirne meno. E noi ci troviamo proprio in questa situazione". Il secondo motivo, prosegue, "per cui restiamo sereni è che i dazi e le restrizioni colpiscono principalmente le esportazioni di beni. Nel nostro caso, invece, non esportiamo merci, ma “importiamo” visitatori. Quindi, sotto questo aspetto, siamo relativamente al sicuro".
Nei parchi a tema, come Gardaland, Mirabilandia e Leolandia, gli interventi principali prevedono nuove aree tematiche e attrazioni pronte ad offrire esperienze inedite, sempre più totalizzanti. Nei parchi acquatici, come Caribe Bay e Caneva World Resort, l’aggiunta di attrazioni si affianca alle operazioni di tematizzazione, volte a trasformare scivoli e piscine in ambienti immersivi, dove la dimensione del divertimento si sposa con il relax e il benessere.
Grande fermento anche nell’ambito dei parchi faunistici, come il Bio Parco Zoom Torino e l’Acquario di Genova, con importanti operazioni di acquisizione volte a ottimizzare le risorse e diversificare l’offerta con format sempre più coinvolgenti, che si accompagnano ad ambiziosi progetti di conservazione della biodiversità e di protezione delle specie a rischio.
Gli investimenti per i parchi divertimenti, come nel caso appunto di Mirabilandia, che è il parco divertimenti più grande d'Italia, sono la linfa vitale del business, dice all'Adnkronos Sabrina Mangia, managing director di Mirabilandia. "Anche se non tutti gli anni abbiamo investimenti importanti - premette - è sempre bene trovare un modo di rinnovare l'offerta del proprio prodotto per dare un motivo di visita in più a persone che hanno già visitato il parco e creare una nuova attrattiva per un pubblico nuovo"
"Mirabilandia, che fa parte di Parques Reunidos, uno dei gestori di parchi divertimenti più importanti al mondo, dal 2019 a oggi ha investito nel parco circa 50 milioni di euro". Tra gli ultimi investimenti, aggiunge, "oltre a Ducati World nel 2019, la novità del 2025 è Nickelodeon Land, che è una partnership importantissima con Paramount e ha dato la possibilità al parco di creare un'area, una land interamente dedicata ai personaggi di Nickelodeon".
Mangia spiega: "Oltre 25 mila metri quadri di area con 10 nuove attrazioni, dei punti ristoro a tema, negozi, teatro e poi la casa di Spongebob più grande d'Europa. Questo si affianca a un'altra partnership importante che quest'anno è arrivata a 10 anni di collaborazione, quella con Mattel, poiché all'interno del parco abbiamo lo stunt show numero uno in Europa, grazie proprio alla collaborazione con il brand Hot Wheels". Una collaborazione, afferma, "nata nel 2015 e che va assolutamente alla grande perché rende sempre l'esperienza del visitatore molto coinvolgente con la possibilità di vedere dal vivo il loop più grande del mondo. Attività esperienziali - conclude - che sono importantissime per un parco di divertimenti".
Gardaland Resort celebra nel 2025 il suo cinquantesimo anniversario. "L’obiettivo per il 2025 è ambizioso: vogliamo realizzare il miglior anno di sempre, puntiamo a superare i risultati del 2024", racconta all'Adnkronos Stefano Cigarini. "E' un anno celebrativo, un’occasione per riannodare il legame con tutte le persone che, nel corso degli anni, hanno vissuto l’esperienza Gardaland. Le do un dato significativo: abbiamo calcolato che, nei primi 50 anni di attività, abbiamo accolto oltre 100 milioni di visitatori".
Negli ultimi anni, prosegue, "la componente di turisti stranieri è cresciuta moltissimo: oggi rappresentano circa il 30% del nostro pubblico. È un dato molto rilevante, unico nel panorama italiano dei parchi di divertimento. Questo è dovuto in parte alla posizione strategica: ci troviamo in una delle regioni turistiche più forti d’Italia, ma anche al fatto che Gardaland è diventata una vera e propria destinazione in sé, capace di attrarre turismo dedicato, il cosiddetto turismo dei parchi". (di Andrea Persili)