"L’augurio è che la corsa per la parità non si fermi e che si punti al 50%"
(di Roberta Lanzara) "Oggi plaudiamo ad un altro passo in avanti nel percorso sulla parità di genere". Lo afferma Irma Conti, cavaliere della Repubblica per la lotta alla violenza sulle donne e consigliere dell’Ordine degli avvocati di Roma, che, intervenendo sull’ipotesi di riforma delle norme sulle elezioni del Consiglio superiore della magistratura, rileva: "La segnalazione di Area sul secondo turno va tuttavia recepita o il rischio è che tutti i collegi uninominali siano assegnati a candidati di un solo genere".
"Nel testo - spiega la giurista - è stato affrontato doverosamente il tema della equa rappresentanza, poiché nonostante la presenza in Magistratura sia a vantaggio delle donne, le cariche ed i rappresentati non rispecchiano tale realtà nonostante la notevole preparazione e abnegazione delle magistrate".
"Tuttavia - rimarca - vi è ancora un vulnus da colmare: perché in relazione alla sostanziale modifica che prevede che in luogo del sistema maggioritario articolato su tre collegi unici nazionali a base uninominale, si adotti un sistema maggioritario a doppio turno, l’introduzione del voto a preferenza multipla, purché di genere diverso ed alternato ‘è funzionale solo nel primo turno ed improduttivo nel secondo perché potrebbero essere assegnati tutti i collegi uninominali a candidati di un solo genere’, come commenta Area".
"Sono certa che la segnalazione di Area sarà recepita vista la volontà di rispettare l’equa rappresentanza - afferma Conti - L’augurio è che la corsa per la parità non si fermi e che si punti al 50%, non limitando incomprensibilmente al 40% come in molti provvedimenti il rispetto del genere, perché solo quando la logica matematica dell’uno/a vale uno/a troverà applicazione, l’uguaglianza sarà realmente raggiunta e la società sarà nettamente migliore sotto il profilo sociale ed economico".
Quindi Conti, che è anche presidente dell’Associazione giuriste d’Italia (Adgi), nell’offrire il contributo dell’Associazione all’applicazione del diritto ricorda: "Se la recente attualità pandemica ha mostrato la insufficiente valutazione dell’apporto delle donne che ancora affligge il nostro Paese, sia per la gestione dell’emergenza e sia per la organizzazione della ripresa, il mio appello è che non si fermi e sia concreta e reale l’evoluzione sulla parità di genere perché la riorganizzazione ‘da ed oltre’ il Covid non può partire senza di noi, in ogni ambito".