"Quel gesto, che fa un certo ribrezzo, che ha fatto un leader politico andando a suonare un citofono è molto simile a quello che accadde in Germania nella tragica notte dei cristalli, quando gente comune, e non un leader politico, era stata autorizzata e incitata ad andare nei luoghi dove vivevano e lavoravano gli ebrei per stanarli e metterli alla gogna.". Così il giurista Gustavo Zagrebelsky intervenendo all’incontro con le sardine torinesi.
Sottolineando, poi, che "Salvini non ci sarebbe se non ci fossero i salviniani", Zagrebelsky ha osservato : "la causa della crisi del nostro tempo non è Salvini, Salvini è il prodotto, il problema è che tanti nostri concittadini sono partecipi della visione del mondo che si riconosce in lui. Se non ci fosse Salvini ne emergerebbe un altro, magari peggiore".
"Per questo - ha concluso - sarebbe un errore concentrare tutte le nostre energie nel contestare Salvini, il nostro lavoro dovrebbe essere concentrato in una bonifica sociale partendo dal basso. Nessuna democrazia può esistere in una società malata".