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Taglio cuneo fiscale, via libera del Cdm

La riforma vale 3 miliardi. Il premier Conte: "Più soldi nelle buste paga di 16 milioni di lavoratrici e lavoratori". Il ministro Gualtieri: "Grande soddisfazione". Ecco chi ci guadagna

(Foto Fotogramma)
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23 gennaio 2020 | 23.02
LETTURA: 5 minuti

A quanto si apprende, via libera del Consiglio dei ministri alla riforma del cuneo fiscale.
A spingere sul disco verde sarebbe stato soprattutto il ministero dell'Economia, con il responsabile di via XX Settembre Roberto Gualtieri, che ha definito la misura.

Il Cdm "su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente", si legge nella nota di palazzo Chigi al termine del Cdm. "Il decreto, in attuazione della legge di bilancio per il 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160) che ha stanziato 3 miliardi di euro per il 2020 per la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti, interviene per rideterminare l’importo ed estendere la platea dei percettori dell’attuale 'bonus Irpef'.

Dal 1° luglio 2020, il bonus di 80 euro aumenta quindi a 100 euro mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. Coloro che percepiscono un reddito da 26.600 euro a 28.000 euro, beneficeranno per la prima volta di un incremento di 100 euro al mese in busta paga". "Per i redditi a partire da 28.000 euro, si introduce invece una detrazione fiscale equivalente che decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000 euro lordi. Oltre questa soglia, l’importo del beneficio continua a decrescere fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro di reddito. In questo modo, la platea dei beneficiari passa da 11,7 a 16 milioni di lavoratori", si conclude.

"Abbiamo appena approvato il decreto che stanzia 3 miliardi per la riduzione del cuneo fiscale, mettendo più soldi nelle buste paga di 16 milioni di lavoratrici e lavoratori. Andiamo avanti rispondendo ai bisogni dei cittadini con serietà e fatti concreti", si legge in un tweet del premier Giuseppe Conte.

''L'approvazione in consiglio dei ministri del decreto sul taglio delle tasse in busta paga è una grande soddisfazione, anche per la coesione dimostrata dalla maggioranza e per il dialogo positivo con le parti sociali''. Così il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, al termine del Cdm che ha approvato il provvedimento.

"Da luglio meno tasse e più soldi in busta paga per 16 milioni di lavoratori. Dopo lo stop all'aumento IVA, diventa realtà un'altra scelta fondamentale per aiutare le famiglie italiane e fare ripartire l'economia". Lo scrive su Twitter il viceministro all'Economia, Antonio Misiani del Pd.

"Non c'è miglior modo di iniziare questo incarico che annunciare il taglio del cuneo fiscale: più soldi in tasca ai lavoratori. 16 milioni di cittadini avranno più soldi in busta paga. Il primo di una serie di interventi per ridurre le tasse e rilanciare l'economia", si legge nel post del viceministro all'Interno Vito Crimi, da ieri 'reggente' del M5S dopo il passo indietro di Luigi Di Maio da capo politico.

Non erano all'ordine del giorno, ma erano attese 'fuori sacco' le nomine alle agenzie fiscali, Entrate, Demanio e Dogane. Eppure il disco verde del Cdm non è arrivato, nonostante l'accordo sui nomi di Ernesto Maria Ruffini (Entrate), Antonio Agostini (Demanio), Marcello Minenna (Dogane) fosse ormai stretto tra le forze di maggioranza. Le nomine dovrebbero arrivare al prossimo Cdm e fonti di governo assicurano che l'accordo non è a rischio. Ma alla luce del rinvio, non si escludono sorprese dell'ultimo minuto.

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