"Come Berlusconi e Salvini ha la sindrome del salvatore della patria"
di Elena Davolio
"Renzi, al pari di Berlusconi e Salvini, ha la sindrome del salvatore della patria". Lapidario il giudizio di padre Bartolomeo Sorge, il gesuita politologo, a proposito dell'ex segretario del Pd e della nascita del nuovo partito 'Italia Viva' dopo l'addio al Pd. "Ogni tanto - afferma padre Sorge in un'intervista all'Adnkronos - sorge un politico che si esalta e crede di essere il salvatore della patria. Il comportamento di Berlusconi, Salvini e Renzi è lo stesso: sono uomini di partito personale che si credono necessari e vogliono pieni poteri anche se non lo dicono in partenza".
Per l'ex direttore di 'Civiltà Cattolica' siamo davanti ad una vera e propria "patologia politica, con tutto il rispetto perché devo dire che quando Matteo Renzi si è presentato la prima volta l'ho pure appoggiato pubblicamente. Anche in una conferenza in Parlamento davanti ai deputati. Poi ha iniziato ad essere l'unico uomo al potere con questo personalismo politico ma non è questa la democrazia".
Padre Sorge spiega le ragioni del suo giudizio tranchant sulla scissione dell'ex segretario del Pd. "Da un punto di vista di scienza politica la sua è una vera immaturità: mentre sta decollando un governo unito per una battaglia importante, si va a dividere una settimana dopo la partenza. Questo è politicamente immaturo e irresponsabile. Quel che più mi fa impressione è che questo non è un fenomeno unico. Ogni tanto - ribadisce - sorge un politico che si esalta e crede di essere il salvatore della patria". Il gesuita è scettico anche sulle parole di Renzi che ha comunque detto che non farà mancare il suo appoggio al governo: "Io sono un uomo libero, non bisognava rompere l'unità nel momento in cui nasceva un esperimento difficile di unità. Anche se Renzi dice 'io appoggerò il governo' alla prima occasione si vedrà subito, sono convinto che non sarà così".
I cattolici non dovrebbero sostenere il nuovo partito di Renzi? "Credo che dalla fede - osserva padre Sorge - non si possa dedurre un modello politico. C'è un pluralismo legittimo perché i valori siano preservati. I primi dodici articoli della Costituzione sono il fondamento della convivenza civile di un popolo e sono anche i pilastri della dottrina sociale della Chiesa. Una volta messi al sicuro, sulla forma esterna ciascuno può scegliere quello che sembra meglio. Il messaggio cristiano è uno solo: siate coerenti dovunque vi troviate. Certo - annota ancora il gesuita pensando all'altro Matteo (Salvini) - non si può essere coerenti se si approva la politica dei porti chiusi e si sente invocare la Madonna che benedica i porti chiusi, e la legittima difesa con il permesso di sparare: queste sono bestemmie!".