Salvini lancia l'operazione porte aperte. Crippa: "Già nove senatori disponibili a passare con noi"
di Francesco Saita
'Liberi Cittadini'. Potrebbe essere questo il nome che adotteranno i 'dissidenti' M5S pronti a votare contro il nascente Conte bis, al fianco della Lega. La pattuglia di pentastellati sarebbe pronta a venire allo scoperto al momento opportuno, ovvero quando il premier incaricato si presenterà al Senato per chiedere la fiducia alla nuova maggioranza M5S-Pd. A rivelare all'Adnkronos la strategia del Carroccio è Andrea Crippa, vicesegretario del partito: ''Già sono nove i senatori del M5S pronti a traslocare in Lega, intenzionati a dire no al voto di fiducia a Conte''.
I rumors di palazzo dicono che l'operazione scouting sarebbe quotidiana, con uomini di primo piano di entrambe le parti che starebbero facendo da trait d'union tra Lega e M5S. Incoraggiati anche dal serrato corteggiamento lanciato da Salvini: "Le porte della Lega sono e saranno sempre più aperte", è la sirena che fa girare in questi giorni. Riservatamente, apprende AdnKronos, proprio ieri sera il leader della Lega avrebbe prospettato ai suoi possibili sorprese, nelle prossime ore, tali da impedire addirittura la nascita del nuovo governo.
Che l'operazione possa andare in porto non lo può prevedere nessuno. Il treno del governo è in corsa ed è difficile fermarlo ora: "Non mi pare che ci sia tutta questa voglia di mettersi di traverso, al massimo saranno in tre, tra i 5 stelle, che diranno no", dice scettico un big del Carroccio. Ma di sicuro la Lega non resterà a guardare: dopo il voto di domani sulla piattaforma Rousseau, se si risveglierà prima forza dell'opposizione 'certificata', romperà gli indugi.
La tenaglia del Carroccio scatterà un minuto dopo il via libera di Rousseau all'accordo tra M5S e Pd. A quel punto, riferisce qualcuno nella Lega, i 5stelle frondisti sarebbero pronti a creare (anche) una nuova componente parlamentare, di cui già circola un possibile nome: 'Liberi Cittadini', che confluirebbe all'interno del gruppo Misto. Un passaggio che potrebbe precludere a un ingresso organico nella Lega, con tanto di prospettiva di una candidatura alle prossime politiche. L'operazione servirebbe anche a rafforzare, dopo la nascita del Conte bis, la strategia dell'ostruzionismo parlamentare.
La Lega non nasconde di voler sfruttare tutte le 'armi' a disposizione. Come ha messo in chiaro Roberto Calderoli le 11 presidenze di commissione in capo al Carroccio saranno decisive sui tempi di esame dei provvedimenti, a partire dalla manovra economica. Una forza d'urto con la quale la nuova maggioranza M5S-Pd dovrà fare i conti tutti i giorni, è l'avvertimento.
Le parole di Crippa hanno intanto scatenato l'immediata levata di scudi dei 5Stelle. Durissima Paola Taverna che accusa la Lega di "fantapolitica", per poi ribadire che il M5S "è compatto. E sicuramente non è in vendita". Nel partito di Salvini spiega "si può entrare solo per avere una mappa dei barman che fanno meglio il mojito". Il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli trova "inquietanti le parole di Crippa". "Ci fanno ripiombare nella peggiore politica, in cui si promettono poltrone e candidature" una cosa che arriva "da chi ha tradito gli italiani facendo cadere il governo Conte".