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"Siate rapidi e chiari", l'appello di Mattarella

Il capo dello Stato annuncia un nuovo giro di consultazioni a partire da martedì: "Sono possibili soltanto governi che ottengano la fiducia del Parlamento"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
22 agosto 2019 | 20.17
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"La crisi va risolta all'insegna di decisioni chiare e in tempi brevi" e quindi "ho il dovere di richiedere, nell'interesse del Paese, decisioni sollecite". Al termine del secondo giorno di consultazioni, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella fa il punto sulla crisi, concedendo ai partiti cinque giorni di tempo per trovare una maggioranza.

Mattarella ha infatti annunciato un nuovo giro di consultazioni a partire da martedì. "Nel corso delle consultazioni appena concluse, mi è stato comunicato da parte di alcuni partiti politici che sono state avviate iniziative, per un'intesa, in Parlamento, per un nuovo governo; e mi è stata avanzata la richiesta di avere il tempo di sviluppare questo confronto - ha sottolineato il Capo dello Stato -. Svolgerò quindi nuove consultazioni che inizieranno nella giornata di martedì per trarre le conclusioni e assumere le decisioni necessarie".

Di fronte alle esigenze del Paese, ha affermato il Capo dello Stato, "sono possibili soltanto governi che ottengano la fiducia del Parlamento, in base a valutazioni e accordi politici dei Gruppi parlamentari su un programma per governare il Paese. In mancanza di queste condizioni la strada da percorrere è quella di nuove elezioni". "Si tratta - ha sottolineato il Capo dello Stato - di una decisione da non assumere alla leggera, dopo poco più di un anno di vita della legislatura, mentre la Costituzione prevede che gli elettori vengano chiamati al voto per eleggere il Parlamento ogni cinque anni. Il ricorso agli elettori è, tuttavia, necessario qualora il Parlamento non sia in condizione di esprimere una maggioranza di governo". "Anche da parte di altre forze politiche - ha rimarcato - è stata espressa la possibilità di ulteriori verifiche".

Mattarella ha chiarito che la crisi deve essere risolta rapidamente perché "lo richiede l'esigenza di governo di un grande Paese come il nostro. Lo richiede il ruolo che l'Italia deve avere nell'importante momento di avvio della vita delle istituzioni dell'Unione europea per il prossimo quinquennio. Lo richiedono le incertezze, politiche ed economiche, a livello internazionale".

"Il Presidente della Repubblica - ha spiegato ancora Mattarella - ha il dovere ineludibile di non precludere l'espressione di volontà maggioritaria del Parlamento, così come è avvenuto, del resto, anche un anno addietro, per la nascita del governo che si è appena dimesso". Il Capo dello Stato ha infine ringraziato "il presidente Conte con i ministri per l'opera prestata". 

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