Il cantante ha incontrato il ministo dell'Interno per parlare di Russia, ma precisa: "Con Moscopoli non c'entro"
"Non mi sento assolutamente un fantasma. Sono un uomo di anima e corpo. Il mio incontro al Viminale con Salvini? Abbiamo parlato di importazioni di vino italiano in Cina. La Francia esporta il 50% dei suoi prodotti. L'Italia solo il 5%". Lo ha dichiarato all'Adnkronos il cantante Al Bano, commentando il servizio apparso su 'Repubblica', "Moscopoli. Tutte le bugie del vicepremier".
Ed ha aggiunto a proposito di 'Moscopoli': "Non so cosa sia e non mi interessa. E poi, preciso, non ho nulla a che fare con Moscopoli. Insinuazioni squallide da parte di un grande giornale come 'Repubblica'. E, tra l'altro non amo tutti i suffissi che terminano in '-poli'".
Riguardo poi all'esibizione, al Viminale accanto a Matteo Salvini, Al Bano ha poi confessato: "E' vero... c'è stato un 'assaggio' a cappella di 'Felicità' e 'Nel sole'".