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Rimborsi banche, in arrivo il decreto

Finito incontro con risparmiatori truffati a palazzo Chigi, 2 associazioni chiedono altro tempo. Conte spinge: "Gente soffre, noi pronti"

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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08 aprile 2019 | 15.23
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Si lavora a Palazzo Chigi per portare domani, in consiglio dei ministri, un decreto sui risparmiatori truffati dalle banche. La misura andrà a modificare la norma primaria -ovvero la manovra che prevedeva il fondo ad hoc per i truffati- per poi procedere subito dopo con i decreti attuativi firmati dal ministro Giovanni Tria.
Con la norma domani in Cdm, viene spiegato da fonti di Palazzo Chigi, si dovrebbe aprire al risarcimento di circa il 90% dei risparmiatori interessati attraverso due requisiti: l'Irpef non superiore ai 35mila euro o un patrimonio mobiliare che resti sotto il tetto dei 100mila. Il restante 10% dei casi verrà valutato da una commissione tecnica che passerà in rassegna ogni singolo caso.
Su questo, a quanto si apprende, si sarebbero registrate le divisioni tra le associazioni presenti al tavolo. Due, in particolare, hanno chiesto di conoscere i contenuti dei decreti attuativi di Tria, perché al loro interno verranno scritte, nero su bianco, le tipizzazioni delle fattispecie penali in base alle quali sono state truffate queste persone, dunque, in sostanza, si definirà chi rientra e chi invece resta fuori.

La proposta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per risolvere il nodo, ormai da mesi sul tavolo, è stata invece accolta con favore da 17 delle associazioni presenti. Alla richiesta delle 2 associazioni il premier avrebbe replicato: "C'è gente che soffrese volete ulteriore tempo dovete motivarlo, perché noi siamo pronti già domani".

Prima dell'incontro - al quale, oltre al premier Conte e al ministro dell'Economia Giovanni Tria, erano presenti anche il ministro dei Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro e i sottosegretari al Mef Alessio Villarosa e Massimo Bitonci - c'era stata una riunione preparatoria con i membri del governo presenti: per questo, la riunione sarebbe slittata di circa 50 minuti. Sul fronte delle associazioni, erano presenti al tavolo Consumatori attivi, Amici del Carife, Associazione Ezzelino Da Onara, Movimento difesa del cittadino, Movimento diritti europei, Associazione nazionale azionisti Bp di Vicenza, Noi che credevamo nella BpVi, Casa del consumatore, Associazione vittime del Salvabanche, Associazione azionisti privati Banca delle Marche, Movimento risparmiatori traditi, Coordinamento Don Torta, Codacons Veneto, Adusbef, Associazione per Veneto Banca, e rappresentanti obbligazionisti subordinati e azionisti danneggiati di altri specifici Istituti bancari.

Intanto è saltato il vertice sul Def che avrebbe dovuto tenersi oggi a ora di pranzo: una riunione con ogni probabilità si terrà domani, al rientro dal presidente del Consiglio da Milano e, naturalmente, prima del Cdm.

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