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La manovra non cambia

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13 novembre 2018 | 21.18
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La manovra "non cambia, i saldi resteranno invariati". Ma sono state "messe più risorse sul dissesto idrogeologico". A quanto apprende l'AdnKronos è questo, in estrema sintesi, il punto di caduta del vertice a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giovanni Tria e il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro.

Come confermato poi da Di Maio. "La manovra non cambia né nei saldi né nella previsione della crescita, perché è nostra convinzione che è quel che serve al Paese per ripartire" ha detto il vicepremier subito dopo il Cdm. "Abbiamo detto chiaramente che ci impegnamo a mantenere il 2,4% di deficit, e il Pil all'1,5%" ma "reddito cittadinanza, riforma Fornero, soldi ai truffati dalle banche" restano. "E' una manovra in controtendenza col passato" ma "non facciamo i furbi sul debito". E ancora: "Non abbiamo aggiunto niente a quello che già leggete nella manovra di bilancio ma c'è l'impegno a mantenere quelli che sono i saldi indicati; quindi non facciamo i furbi sul deficit ma allo stesso tempo manteniamo gli impegni con gli italiani''.

DISMISSIONI - ''Il nostro obiettivo è tutelare i gioielli di famiglia ma allo stesso tempo di dismettere tutto quello che non serve dello stato di immobili o di tutti questi beni che sono di secondaria importanza'' ha aggiunto Di Maio, uscendo da palazzo Chigi. ''Deve essere chiara una cosa - ha detto - nel programma di dismissioni non ci sono i gioielli di famiglia: stiamo parlando di immobili, di beni secondari dello Stato e sicuramente la dismissione avrà un effetto positivo per la riduzione del debito''.

''Nella lettera a Bruxelles - ha detto il vicepremier - abbiamo detto che aumentiamo la valorizzazione dei nostri immobili, quindi della dismissione dei nostri immobili''. E ''potremo fare più soldi dal taglio e dalla dismissione di quello che non serve, degli immobili di proprietà dello Stato".

"La notizia che devo dare agli italiani - ha continuato Di Maio - è che reddito di cittadinanza, pensioni di cittadinanza, superamento della legge Fornero con quota 100, risparmiatori truffati, tutti questi provvedimenti non cambiano. Vanno avanti e creeranno un anno, il 2019, che sarà l'anno del cambiamento''.

LETTERA - La novità sono proprio le dismissioni, anche immobiliari, che verranno attuate e valgono l'1% del Pil, hanno sottolineato fonti della Lega dopo il Cdm. Per quanto riguarda la lettera di risposta a Bruxelles, sono confermati saldi e crescita come già previsti (2,4 deficit e 1,5 crescita). Nessun arretramento di fronte a Bruxelles - hanno detto poi le fonti del Carroccio -: il governo spiega le sue ragioni ma va avanti per la sua strada.

Dopo il Cdm si conferma anche l'impianto della manovra e l'azione politica del governo, con quota 100 che parte subito, hanno proseguito le stesse fonti. Vengono inoltre confermate le clausole di salvaguardia e i controlli automatici sulla spesa già previsti (monitoraggio conti pubblici ai fini correttivi) e la destinazione dello 0,2% degli investimenti all'idrogeologico. 

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