Silvio Berlusconi si dice "vicino" a Matteo Salvini, iscritto nel registro degli indagati in merito alla vicenda della nave Diciotti, l'imbarcazione della Guardia costiera rimasta bloccata al porto di Catania per 5 giorni. "Esprimo la mia vicinanza a Matteo Salvini la cui assurda ed inconsistente vicenda giudiziaria non potrà che avere un esito a Lui favorevole - scrive il leader di Forza Italia in una nota -. Ancora una volta l'autorità giudiziaria è intervenuta su una vicenda esclusivamente politica su cui non dovrebbe minimamente interferire".
A esprimere solidarietà a Salvini sono anche le capigruppo di Forza Italia di Camera e Senato, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini. "Ipotizzare la commissione di un reato da parte del ministro Salvini, appare davvero incomprensibile - si legge in una nota congiunta -. Le norme costituzionali sul punto sono più che chiare ed evidenti. La decisione del ministro, condivisibile o meno, non può trovare sindacato da parte dell'Autorita Giudiziaria". " Il procedimento a carico del ministro Salvini - concludono - al quale va la nostra solidarietà per essere incappato nel cortocircuito politica-giustizia, sarà certamente archiviato, ma la riforma della giustizia non può attendere oltre".
Salvini è finito sotto inchiesta assieme al suo capo di gabinetto per sequestro di persona, abuso d'ufficio e arresto illegale. La decisione è stata presa dal procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, volato a Roma per sentire due dirigenti e alcuni funzionari del Viminale sul caso Diciotti. Il fascicolo riguarda il mancato sbarco dei migranti soccorsi dalla nave della Guardia costiera, mentre gli atti dell'inchiesta saranno trasmessi alla competente procura di Palermo che a sua volta li invierà al tribunale per i ministri della stessa città.