Si temono dai 100 ai 150 morti nel distretto di Chamoli, a causa dell'esondazione del fiume Alaknanda
La rottura di una parte di un ghiacciaio nell'Himalaya ha causato esondazioni nel nord dell'India. Secondo le autorità indiane, citate dai media locali, si temono dai 100 ai 150 morti nel distretto di Chamoli, nello stato di Uttarakhand, provocati dall'esondazione di due fiumi, l'Alaknanda ed il Dhauliganga.
Secondo quanto ha riferito l'emittente indiana 'Ndtv', al momento si contano almeno 10 morti e oltre 100 dispersi il bilancio nel nord dell'India, causato dal crollo parziale di un ghiacciaio himalayano. Molti villaggi del distretto di Chamoli, nello Stato dell'Uttarakhand, sono stati evacuati. La forza delle acque straripate dagli argini ha danneggiato case e anche una centrale elettrica.
Le immagini trasmesse dai canali televisivi locali e pubblicate dall'agenzia di stampa 'Ani' hanno mostrato le acque del fiume Alaknanda, alimentate da questo ghiacciaio, alzarsi a livelli tali da travolgere ponti e fiumi. I timori sono in particolare per la sorte di numerosi operai che lavorano in una centrale elettrica lungo il fiume. "L'India è al fianco dell'Uttarakhand e la Nazione prega perché tutti siano salvi", ha twittato il primo ministro indiano, Narendra Modi.