Il vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence, sollecitato ancora oggi da Donald Trump ad avere "coraggio estremo" in occasione della certificazione dell'esito delle elezioni da parte del Congresso -sospesa poi per l'irruzione di manifestanti nel complesso- ha scritto una lettera a deputati e senatori per chiarire il suo ruolo. "La mia valutazione - ha scritto - è che il giuramento fatto di sostenere e difendere la Costituzione mi impedisce di rivendicare l'autorità unilaterale di determinare quali voti elettorali debbano essere contati e quali no".
Nella veste di presidente del Congresso riunito in seduta congiunta per certificare l'esito del voto del 3 novembre "mi assicurerò che a ogni contestazione presentata da deputati e senatori sarà data appropriata considerazione e che tutti i fatti a sostegno di queste obiezioni siano portate davanti al Congresso ed al popolo americano". "Considerate le irregolarità nel voto che ci sono state a novembre e il disprezzo delle regole elettorali da parte di alcuni funzionari, accolgo con favore gli sforzi dei membri della Camera e del Senato" che hanno sollevato obiezioni rispetto ai risultati sulla base della legge.
Trump: "Nessuna resa, vinco io se Pence fa cosa giusta"