I Conservatori conquistano la maggioranza assoluta in Parlamento. Il premier esulta: "Brexit il 31 gennaio". Corbyn ammette la sconfitta: "Non guiderò il Labour alle prossime elezioni". Dall'Italia il "go Boris" di Salvini e il "tenetevi Corbyn" di Renzi. Camera commercio Italia: "Anche italiani hanno votato Johnson"
E' vittoria schiacciante per Boris Johnson. I conservatori hanno infatti ottenuto la maggioranza al Parlamento britannico, conquistando almeno 364 seggi su 650 (66 in più) quando sono noti i risultati di 649 collegi. I laburisti di Jeremy Corbyn si fermano a 203, avendo perso seggi in alcune delle loro roccaforti storiche nell'Inghilterra settentrionale e centrale. In termini politici, con la conferma dei risultati degli exit poll Johnson conferma che procederà con la Brexit il 31 gennaio, avendo un ampio margine parlamentare per approvare la legislazione necessaria, il Withdrawal Agreement Bill, entro la data stabilita per l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea.
"Un mandato forte" a favore della Brexit. Così Boris Johnson commenta il risultato delle urne. "Al governo conservatore di questa nazione è stato assegnato un potente mandato a portare a termine la Brexit", ha affermato dopo aver riconquistato il suo seggio parlamentare. Per il premier si è trattato di una "storica" vittoria che consentirà al governo "di rispettare la volontà democratica" del popolo. La Brexit "è ora una decisione incontestabile, inconfutabile" del popolo britannico, spiega ancora, aggiungendo che "quello uscito dalle urne è "un mandato storico, dobbiamo essere all'altezza della sfida". L'uscita dall'Europa, assicura, si compirà "il 31 gennaio, senza se e senza ma".
Jeremy Corbyn, intanto, ammette la sconfitta. "Si tratta ovviamente di una notte molto deludente per il Partito laburista - ha detto il leader del Labour, anticipando "un processo di riflessione" - Non guiderò il partito in nessun'altra campagna per le elezioni generali". I laburisti hanno perso una sessantina di seggi rispetto alle elezioni di due anni fa.
Gb, Camera commercio Italia: "Anche italiani hanno votato Johnson"
Dopo l'ufficialità dei risultati, Jo Swinson si dimette da leader dei liberaldemocratici dopo aver perso il suo seggio nell'East Dunbartonshire. "I risultati della notte scorsa sono ovviamente enormemente deludenti nel mio seggio ed in tutto il Paese, con Boris Johnson che ha ottenuto la maggioranza - ha detto Swinson in una dichiarazione -. Sono orgogliosa di questa campagna, i liberal democratici hanno combattuto per l'apertura, la generosità e la speranza. Siamo stati onesti su quello in cui crediamo ed in quello che stiamo cercando di ottenere". Ma il risultato rappresenta "una chiara sconfitta per i valori liberali, anche se ci sono milioni di persone nel Paese che ci credono, unendoci per combattere per questi possiamo creare un futuro positivo". I Libdem saranno guidati, fino alle elezioni per il rinnovo della leadership il prossimo anno, dalla baronessa Sal Briton e dal parlamentare Ed Davey.
Per la leader Libdem "un'ondata di nazionalismo" ha travolto la Scozia e l'Inghilterra. "Alcuni celebreranno l'ondata di nazionalismo che spazza i due lati del confine, e io mi congratulo con tutti coloro che sono stati eletti", ha dichiarato. "Ma lasciatemi dire ora, per milioni di persone nel nostro paese questi risultati porteranno timore e sgomento e questa gente è in cerca di speranze". Swinson, che ha perso il seggio nel collegio scozzese dell'East Durbantonshire per appena 149 voti, ha quindi annunciato che farà nuove dichiarazioni in giornata.