Si chiama Berliner Mauerweg, la Pista del Muro di Berlino, e ricalca per circa 160 km il confine sorvegliato tra le due Germanie del Dopoguerra. Lì dove prima le Grenztruppen sparavano a vista contro chi voleva lasciare il socialismo reale per gli agi dell'Occidente, adesso in decine di migliaia all'anno possono pedalare tranquillamente, immersi in un viaggio urbano che volendo può durare quasi una settimana, soprattutto se si è con bambini al seguito. La bicicletta, storicamente mezzo di inclusione e pacifismo, è stata scelta dalla città di Berlino, ad alta intensità ciclabile, come uno dei simboli della fine di una innaturale e per certi versi vendicativa divisione dell'ex capitale nazista. La Pista è stata costruita in appena 4 anni, dal 2002 al 2006.
In 40 stazioni collegate da 14 tratte ognuna tra i 7 e i 21 km, i turisti possono fare un'immersione nella città reale e insieme in quella creata fittiziamente da Yalta. Si incontrano tratti di muro lasciati in piedi e centri di documentazione, memoria, musei, monumenti come il Muro che Affonda. Il percorso più "storico", di circa 115 km, è stato diviso, sul sito Berlin.de in cinque lingue messo a disposizione dal Land berlinese, in tre macropercorsi. Il primo di questi è quello che più segue le zone "calde" della Guerra Fredda, Hermsdorf - Mitte - Schönefeld: 50 km percorribili da chiunque anche in giornata; tutti i punti d'attrazione sono georeferenziati e il viaggiatore ha bisogno solo di uno smartphone per sapere dove andare e cosa sta vedendo.
Gli altri due percorsi sono di lunghezza simile, 45km -Schönefeld - Lichterfelde - Griebnitzsee- e 65 km - Griebnitzsee - Spandau - Hermsdorf-. Ma volendo si può lasciare la storia e proseguire tra parchi e spazi urbani rigenerati fio a totalizzare i 160 km.