Annuncio del presidente Rohani: "Senza limitazioni" a partire da venerdì
Il presidente iraniano Hassan Rohani ha annunciato l'avvio della terza fase di ritiro dall'accordo sul programma nucleare, che sarà "senza limitazioni" a partire da venerdì. "Nella terza fase - ha spiegato il presidente - l'agenzia nucleare iraniana inizierà venerdì ad attuare senza limiti tutto quello che è necessario per l'ampliamento della tecnologia nucleare interna e per la ricerca scientifica". Rohani ha però assicurato che le parti dell'accordo nucleare avranno ancora due mesi di tempo per rispettare i termini dell'intesa: se questo avverrà, l'Iran farà marcia indietro e tornerà a rispettare l'accordo.
In giornata, il presidente aveva detto che "malgrado molte delle differenze con l'Europa siano state risolte" restano ancora dei nodi che non sono stati sciolti ed è improbabile che "oggi o domani" saremo in grado di raggiungere un accordo finale".
Scaduto il secondo ultimatum posto agli europei per salvare l'intesa, la Repubblica islamica andrà avanti con la terza fase di disimpegno dal Jcpoa, ha proseguito Rohani, che ha preso la parola durante il Consiglio dei ministri. "Il terzo passo forse potrebbe non essere sorprendente in apparenza ma è estremamente importante e accelererà considerevolmente le attività dell'Organizzazione per l'energia nucleare del Paese" ha dichiarato, aggiungendo che, "a mio avviso, questo passaggio è il più importante che prenderemo ed il suo impatto sarà enorme".
Il presidente iraniano ha quindi concesso altri "due mesi" di tempo ai Paesi europei firmatari dell'accordo del 2015 - Francia, Gran Bretagna e Germania - per proteggere l'Iran dalle sanzioni americane che sono state reimposte alla Repubblica islamica dopo il ritiro unilaterale di Washington dal patto. Rohani ha sostenuto che i colloqui con l'Europa "andranno avanti", mentre l'Iran procede con il disimpegno dal Jcpoa.