Il giovane volontario portoghese, indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, rischia fino a 20 anni in Italia
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il premier portoghese Antonio Costa a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles avrebbero parlato tra l'altro, nel corso di un colloquio più ampio, per alcuni minuti del caso di Miguel Duarte, un giovane volontario portoghese indagato in Italia per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Lo confermano fonti di palazzo Chigi. Duarte era imbarcato sulla Iuventa, una nave di una ong tedesca, impegnata nelle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale, riporta il quotidiano portoghese Publico.
Il giovane è indagato, insieme ad altri nove volontari, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e rischia una condanna fino a 20 anni di carcere. Il caso è da giorni sulle pagine dei quotidiani lusitani, anche perché il giovane è stato ricevuto il 18 giugno nel Parlamento portoghese dalla coordinatrice del Bloco de Esquerda Catalina Martins. Il Bloco de Esquerda, che alle ultime elezioni europee ha superato il Partito Comunista ottenendo il 9,5% dei voti, tiene in piedi con l'appoggio esterno il governo socialista ed europeista guidato da Costa, insieme al Pcp.
Il caso è politicamente delicato, anche perché il Portogallo è uno dei Paesi che più hanno aiutato l'Italia, alla fine del 2018, in occasione della trattativa sulla manovra rivista per il 2019, grazie all'operato del presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno, e che potrebbero aiutarla anche ora, davanti al concreto rischio che venga avviata una procedura per debito. Nel corso del colloquio Costa avrebbe chiesto informazioni a Conte sul caso di Duarte. Il premier avrebbe fornito al premier portoghese informazioni sulla vicenda, sia pure abbastanza generiche, anche perché in Italia la magistratura è indipendente dal potere esecutivo.