"Diversamente da quanto riportato su alcuni organi di stampa, io non mi vaccinerò mai. C'è stato uno scambio di persona ed hanno attribuito a me parole mai dette che, tra le altre cose, ledono la mia persona e rappresentano l'esatto contrario di quello che ho sempre sostenuto. Io non mi vaccinerò, l'ho ribadito in tutte le sedi, nelle piazze, dove i Gilet Arancioni hanno protestato e protesteranno, in tv, sui social". Così all'Adnkronos il generale Antonio Pappalardo precisa la sua posizione riguardante il coronavirus e i vaccini.
"Ho sempre elencato i pericoli di una vaccinazione inutile e dannosa, che i tamponi sono falsi e bugiardi e che il lockdown non serva a nulla perché i contagi e i morti in Italia continuano a crescere e noi siamo percentualmente al secondo posto nel mondo per numero di decessi attribuiti al Covid 19", aggiunge.
"Sono costernato per ciò che è accaduto - aggiunge - Il vaccino è pericoloso. ma mi meraviglio ancora di più per gli attacchi che ho ricevuto dai diffamatori seriali che ieri, prima ancora di sapere come stavano le cose, mi hanno ricoperto di insulti. In primis Giuliano Castellino, che mi ha attaccato pesantemente. Querelerò lui e tutti quelli che hanno osato insultarmi senza prima appurare la questione. Ho ripetuto più volte che è in corso uno sterminio di massa - aggiunge il leader dei Gilet Arancioni - che il governo sta attuando e obbedendo al Nuovo Ordine Mondiale, che noi del Movimento Gilet Arancioni abbiamo denunciato oltre due anni fa come organismo internazionale che attenta alla democrazia e alla libertà dei Popoli. E la magistratura italiana, spaventata e terrorizzata, tace. Non cambierò mai le mie posizioni per le quali ho fatto battaglie dure".
"Quando la gente capirà che il Covid - spiega ancora Pappalardo - è una pandemia inventata per dominare le loro menti e che Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica violando l’art. 66 della Costituzione, avrà tutto il diritto, come diceva Sandro Pertini, di prendere pietre e mazze e farsi giustizia. Preciso poi che il Movimento Gilet Arancioni non è per nulla collegato al nuovo movimento Italia Libera, che sta nascendo sulle ceneri di Forza Nuova. Il nostro Movimento cammina per il suo percorso socio-politico in modo autonomo nel difendere i diritti e gli interessi del popolo italiano", conclude Pappalardo. Per uno spiacevole refuso, l’intervista andata in rete ieri alle ore 12.28 e attribuita erroneamente al generale Antonio Pappalardo leader del movimento dei gilet arancioni era in realtà da attribuire ad un altro Pappalardo, caso di omonimia.