Atto Becciu: "Strategia diffamatoria e denigratoria"
Il cardinale Angelo Becciu "allo stato non risulta indagato né dalla magistratura vaticana, né dalla magistratura italiana". E' quanto si legge nell'atto di citazione contro l'Espresso depositato al tribunale civile di Sassari dal legale dell'ex sostituto della Segreteria di Stato Vaticana, l'avvocato Nicola Callipari, e visionato dall'Adnkronos.
Nel documento si precisa che "non esiste alcun 'sistema Becciu' che aveva quale fine ultimo quello di drenare risorse alla Segreteria di Stato per ingrossare i conti correnti dei familiari dell'odierno attore e gestire il potere vaticano": "simili affermazioni, oltre ad essere destituite di fondamento, appaiono ridicole", si legge, bollando quella del settimanale come "l'ennesima ricostruzione distorta dell'affare di Londra, che si innesta nell'operazione di killeraggio mediatico" contro l'ex segretario di Stato "il cui nominativo si vuole, insistentemente, ricondurre all'operazione in questione, sebbene l'attore risulti del tutto estraneo ai fatti".
"Erano Mons. Alberto Perlasca e Fabrizio Tirabassi i soggetti su cui gravavano i compiti e le responsabilità inerenti agli investimenti operati nel corso degli anni dalla Segreteria di Stato, come emerso nel corso delle indagini espletate dalla magistratura vaticana", si precisa nell'atto.
Atto Becciu: "Strategia diffamatoria e denigratoria"