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Sospesa ordinanza de Magistris, Tar accoglie ricorso Campania

Stop all'ordinanza che stabiliva orari di chiusura dei locali alle 3.30 nel weekend, in contrasto con quella di Vincenzo De Luca che ne disponeva la chiusura all'una di notte. Il primo cittadino: "Governo chiarisca ruolo dei sindaci"

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01 giugno 2020 | 13.43
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Il Tar della Campania ha accolto il ricorso della Regione Campania per la sospensione dell'ordinanza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris che stabiliva orari di chiusura dei locali alle 2.30 durante la settimana e alle 3.30 nel weekend, in contrasto con l'ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ne disponeva la chiusura all'una di notte, con divieto di vendita da asporto di alcolici dalle ore 22.

Il decreto del presidente del Tar Campania Salvatore Veneziano specifica che la "sospensione dell'ordinanza sindacale" permette di ovviare "all'aggravamento del rischio sanitario anche in ambito ultracomunale, atteso il prevedibile afflusso dai comuni limitrofi, se non da tutta la provincia, sul territorio del comune di Napoli in ragione dei più ampi orari previsti dall’ordinanza sindacale e delle eventuali attività ludiche dalla stessa consentite", e alla "situazione di incertezza derivante dalla concorrenza di due discipline differenziate e contrastanti, tali da ingenerare oggettivi dubbi sulla liceità dei comportamenti da tenere da parte degli operatori economici e degli avventori, e conseguenti criticità nello svolgimento delle attività di verifica e controllo da parte degli operatori a ciò deputati, con potenziali rischi di ordine pubblico".

DE MAGISTRIS - "Serve un chiarimento del Governo sulla legittimità dei sindaci di operare ordinanze sulla regolamentazione delle attività cittadine". Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, parlando con i cronisti al termine della presentazione della nuova stagione del Teatro San Carlo. "I sindaci - ricorda de Magistris - hanno chiesto e ottenuto dal presidente del Consiglio di avere la centralità in questa fase, dopo aver consegnato una delega in bianco sui loro poteri di natura sanitaria. Il presidente del Consiglio ci ha rassicurato che siamo nella piena legittimità di operare ordinanze che hanno a che fare con la regolamentazione delle attività cittadine. Su questo ci vuole un chiarimento del Governo, sennò non ne usciamo e i sindaci vengono implicitamente esautorati dalle proprie funzioni". Secondo de Magistris, "di fronte a chi sta abusando in maniera evidente di una posizione dominante, in questo caso il presidente della Regione Campania, è necessario che intervenga il Governo. Ho ragione di ritenere che da qui a qualche giorno ci sia un intervento chiarificatore, altrimenti, se noi sindaci non siamo più in condizione di svolgere il nostro ruolo, viene meno la tenuta democratica e salta tutto".

Sullo scontro di ordinanze con il governatore campano sugli orari di chiusura dei locali e la vendita da asporto di alcolici, de Magistris ha spiegato che "noi siamo stati disponibili a trovare un'intesa, ma non c'è voglia di cooperare. Voglio che sia chiara l'idea tra chi fa sforzi, anche partendo da posizioni differenti e davanti ad atteggiamenti provocatori, e chi vuole evidentemente lo scontro. Ma chi vuole lo scontro su questo si farà molto male, perché questo Paese senza sindaci non va da nessuna parte, si ferma domani mattina. Ora sta al presidente del Consiglio rimettere a posto la democrazia, altrimenti sarà un caos istituzionale e sociale molto pericoloso per le nostre comunità".

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