“L’ultimo messaggio di mio figlio è stato ‘papà ho paura’, lo stavano per portare in terapia intensiva e io non sono stato capace di rispondere, ho solo capito che stava cedendo”. Così a ‘Porta a Porta’ Gabriele Renzi, papà di Emanuele, il 34enne originario di Cave, piccolo centro di Roma, morto per il coronavirus.
“Il 6 marzo scorso aveva fatto un weekend di tre giorni a Barcellona ed è tornato malato -spiega il padre-. Ha cominciato ad avere sintomi influenzali, mal d’ossa, pensavano fosse un’influenza e ha preso farmaci da banco, antipiretici. Poi il lunedì successivo ha iniziato ad avere difficolta nella respirazione, tosse secca ed è stato ricoverato il 16 marzo -racconta l’uomo-. Il 18 è stato intubato e nella notte tra sabato e domenica mi hanno detto che aveva avuto una crisi respiratoria ed era deceduto. E’ stato duro dire al figlio di Emanuele, mio nipote, che il papà non sarebbe tornato”.