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Scuola, bozza decreto: cosa prevede

Dall'esame di maturità a quello di terza media passando per un eventuale recupero da settembre 2020. Azzolina: "Vogliamo mettere in campo nuovi strumenti per sostenere docenti e studenti"

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)
02 aprile 2020 | 17.57
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Se l'emergenza coronavirus consentirà il rientro a scuola entro il 18 maggio, il Miur potrà prevedere con ordinanza "la definizione delle modalità dell'eventuale recupero degli apprendimenti per gli alunni delle classi intermedie delle istituzioni scolastiche di tutti i cicli di istruzione, relativi all'anno scolastico 2019/2020, nel corso dell'anno scolastico successivo a decorrere dal 1° di settembre 2020, quale attività didattica ordinaria". E' quanto prevede la bozza del dl scuola in cui si legge anche che il Miur potrà varare con ordinanza le misure per esami e promozioni se necessario per il protrarsi dello stato di emergenza sanitaria. "Con una o più ordinanze del ministro dell’Istruzione - si legge - possono essere adottate, esclusivamente per l’anno scolastico 2019/2020, specifiche misure sulla valutazione degli alunni e delle alunne e sugli esami di Stato conclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione, per assicurarne il regolare svolgimento".

E ancora. Se l'emergenza sanitaria consentirà il rientro in aula degli studenti, il Miur potrà stabilire con ordinanza che ci siano commissioni interne per esami di maturità e diplomi. Il ministero potrà anche decidere "per l'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione le modalità di costituzione e di nomina delle commissioni, prevedendo la loro composizione con commissari esclusivamente appartenenti all'istituzione scolastica sede di esame, con presidente esterno".

E il Miur potrà anche valutare con ordinanza di sostituire la "seconda prova a carattere nazionale con una prova predisposta dalla singola commissione di esame affinché detta prova sia aderente alle attività didattiche in concreto svolte nel corso dell’anno scolastico".

Se l'emergenza coronavirus non consentirà invece il ritorno in aula il Miur potrà disporre con ordinanza scrutini e esami telematici. "Nell’ipotesi in cui l’attività didattica in presenza delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione non riprenda entro il 18 maggio 2020 ovvero per ragioni sanitarie non possano svolgersi esami in presenza", si legge, il Miur potrà disporre "la valutazione degli alunni, ivi compresi gli scrutini finali, anche in modalità telematiche". Inoltre, "per l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione", potrà decidere "l’eliminazione delle prove scritte di esame e la sostituzione con un unico colloquio, stabilendone contenuti, modalità e punteggio e specifiche previsioni per i candidati esterni".

Non si esclude inoltre l'ipotesi dell'eliminazione dell'esame di scuola media a causa dell'emergenza sanitaria in corso. A quanto prevede la bozza del dl scuola, infatti, per quanto riguarda le prove dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, il Miur può con ordinanza anche prevedere "l’eliminazione di una o più di esse", rimodulando "le modalità di attribuzione del voto finale o la sostituzione dell’esame di Stato con la valutazione finale da parte del consiglio di classe, con specifiche disposizione per i candidati privatisti, salvaguardando l’omogeneità di svolgimento rispetto all’esame dei candidati interni".

E "al fine di garantire l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021, fermi restando i limiti e le restrizioni circa lo svolgimento delle prove concorsuali, durante lo stato di emergenza, il Ministero dell’istruzione può bandire le procedure di concorso per il personale docente ed educativo per le quali possegga le necessarie autorizzazioni".

AZZOLINA - "Ieri il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato la proroga della chiusura delle attività. La battaglia contro il Coronavirus non è ancora vinta, anzi. I segnali di rallentamento dell'epidemia non devono trarre in inganno: abbassare la guardia sarebbe disastroso. Ora che la pausa forzata dalla scuola in presenza si sta ulteriormente allungando vogliamo mettere in campo nuovi strumenti per sostenere docenti e studenti. Adotteremo un piano complessivo che possa guidare la Scuola nella prosecuzione di questo anno scolastico e guardando al prossimo. Di concerto con tutte le forze politiche che compongono la maggioranza stiamo definendo un pacchetto di misure. A breve faremo chiarezza perché la scuola ha bisogno di certezze", si legge in un post su Facebook della ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina.

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