di Roberta Lanzara
"Ai media dico: evitate di lanciare segnali al limite dell'inciviltà. Basta con le frasi orrende. Non abbiamo gradito i commenti sbrigativi che dicevano che non è successo niente di grave. Se muoiono gli anziani non importa?". Lo dice all'Adnkronos Enzo Costa, presidente di Auser, associazione di volontariato dedicata alla terza età, parlando dell'emergenza Coronavirus e aggiunge: "Alle Istituzioni chiediamo maggiore coordinamento. Arrivano messaggi contraddittori. Tutto e il contrario di tutto. Il che non aiuta nessuno".
"E' offensivo - spiega il presidente di Auser - lasciare intendere che non bisogna essere pessimisti perché il Coronavirus colpisce solo noi. La nostra associazione lavora 365 giorni all'anno non sulle emergenze ma sulle fragilità della terza età, cagionevolezze che si possono colmare nell'aspettativa di una vita lunga da 'includere' e non 'mettere ai margini' dell'individualismo", per di più in un paese come l'Italia che è "il più vecchio al mondo con oltre 13 milioni di pensionati", ricorda.
"Noi come Associazione abbiamo mantenuto aperti tutti i nostri presidi sociali, 1546 in tutte le province italiane, seguendo le indicazioni date dalle autorità, senza panico. Non chiudiamo per il Coronavirus. Siamo un punto di riferimento a cui ci si può rivolgere per qualsiasi tipo di aiuto". Limitati dall'Associazione solo i servizi di trasporto, a parte i casi più urgenti. Tra le difficoltà: "carenza di strumenti di prevenzione come mascherine e gel dai servizi sanitari", denuncia il presidente. E conclude: "Basta con i falsi allarmi e le politiche irresponsabili dei no-vax. Il coronavirus faccia riflettere tutti".