Si tratta dell'avvocato fiorentino Alberto Bianchi, 65 anni. Il reato ipotizzato è traffico di influenze
L'avvocato fiorentino Alberto Bianchi, 65 anni, ex presidente della Fondazione Open, creata per sostenere l'ascesa politica di Matteo Renzi, al tempo in cui era sindaco di Firenze, e finanziare le convention annuali della Leopolda, è indagato dalla procura di Firenze nell'ambito di un'inchiesta che ipotizza il reato di traffico di influenze.
Una perquisizione è stata effettuata nello studio dell'avvocato Bianchi a Firenze ieri, secondo quanto si è appreso, alla presenza del procuratore aggiunto Luca Turco, titolare del fascicolo di indagine.
A Bianchi, sempre secondo quanto è trapelato, viene contestato il reato di traffico di influenze illecite per prestazioni professionali che, tuttavia, secondo il suo legale, Antonio D'Avirro, "sono perfettamente legittime". Il legale precisa che Bianchi "ha messo a disposizione degli inquirenti quanto richiesto: chiarirà al più presto questa vicenda che lo sta profondamente amareggiando".
La Fondazione Open fu creata nel 2012, poco prima della partecipazione per la prima volta di Renzi alle primarie nazionali del Pd per la carica di segretario del partito, e chiusa nel 2018. Secondo notizie apparse sulla stampa più di un anno fa, i soldi raccolti da finanziatori privati da Open per le iniziative politiche a sostegno di Renzi, nel corso di 6 anni, sarebbero stati circa 6,7 milioni di euro.
La Guardia di Finanza di Firenze ha sequestrato i bilanci e l'elenco dei finanziatori della Fondazione Open. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Luca Turco, intende accertare se attraverso i rapporti intrattenuti, Bianchi possa aver influenzato una serie di affari.
Nato nel 1954 a Pistoia, dopo essersi laureato in Giurisprudenza ed avere conseguito l'abilitazione alla professione di avvocato, Alberto Bianchi ha iniziato ad esercitare la professione forense nel 1986 nei settori del diritto amministrativo, commerciale, societario e fallimentare. In tale ambito, ha svolto la propria attività inizialmente presso lo studio legale del professore Alberto Predieri (dal 1983 al 2001); alla scomparsa del titolare (nell'agosto del 2001), ha fondato lo studio Bianchi e Associati, con sede principale a Firenze e sedi secondarie a Roma e Milano.
Dal 2001 al 2007 Bianchi è stato commissario liquidatore dell'Efim (ente per il finanziamento delle industrie manifatturiere); dopo la soppressione di quest'ultimo, è stato nominato (nel luglio del 2007) dal ministro dell'Economia e delle Finanze commissario "ad acta" sulle società in liquidazione coatta amministrativa gestite da Ligestra (società del Gruppo Fintecna), funzione che esercita tuttora. È stato inoltre componente del collegio dei liquidatori di Finanziaria Ernesto Breda (dal 1994 al 2001), consigliere di amministrazione di Rai New Media, presidente di Firenze Fiera (dal 2002 al 2006) e di Dada (internet company quotata in borsa, dal 2011 al 2013). Ha fatto parte del Comitato di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e nel maggio 2014 era stato nominato consigliere di amministrazione dell'Enel dal maggio 2014.