Verona illuminata con messaggi d'amore universale proiettati sulle facciate di cinque luoghi emblematici della città. Dalle 19 alle 22 di giovedì sera l'associazione All Out ha infatti illuminato alcuni luoghi della città per mostrare che è l'amore a fare una famiglia e che tutte le famiglie contano allo stesso modo. L’azione è stata possibile grazie al contributo di UAAR- Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti e, soprattutto, ad una campagna di crowdfunding online alla quale hanno contribuito tantissimi cittadini, rafforzando il valore delle oltre 147mila firma raccolte dall’associazione per richiedere la rimozione di tutti i patrocini istituzionali ricevuti dal Congresso.
"L'idea era quella di iniziare a illuminare la città partendo dalla facciata principale del Palazzo della Gran Guardia, sede del Congresso mondiale delle famiglie - spiega Yuri Guaiana, senior campaigner di All Out -. Iniziare da lì è stato impossibile, ma siamo comunque riusciti a proiettare il nostro messaggio d’amore inclusivo lì a fianco. Ci siamo poi spostati a Porta Nuova, che rappresenta la principale via d'accesso alla città. Qui le proiezioni sono durate a lungo a beneficio dei numerosi autisti che transitavano per entrare in città e speriamo di aver intercettato relatori e frequentatori del Congresso".
"A seguire - continua - ci siamo spostati a Castelvecchio, il più importante monumento militare della signoria scaligera che oggi ospita il museo civico ed è molto frequentato dai turisti. Poi è stata la volta di Ponte Pietra, l’unico ponte rimasto di epoca romana e altro luogo molto visitato. Successivamente abbiamo raggiunto la Biblioteca civica che rappresenta un luogo molto significativo. Qui la Fondazione San Zeno Onlus, promotrice del progetto ‘Biblioteca vivente’ ha dovuto rinunciare al suo evento, apparentemente,su pressioni del Popolo della Famiglia che non tollerava la presenza di alcuni libri a tematica LGBT+". Le proiezioni si sono concluse quindi a Porta nuova e in totale sono durate 3 ore.
"Vogliamo ringraziare tutti i cittadini che hanno reso possibile questa azione. Ci siamo opposti all’oscurantismo culturale del Congresso con luce e colori, sperando di illuminare il percorso verso un concetto d’amore e di famiglia più inclusivo", conclude Guaiana.
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