Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 è stata registrata nella zona est della provincia di Roma, alle 00:52. La scossa è stata avvertita chiaramente dalla popolazione. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma si è verificato a 10 km di profondità con epicentro tra Gallicano nel Lazio e Colonna.
"Non si segnalano danni a persone o cose, ma solo tanto spavento tra la popolazione", riferisce in una nota la Protezione Civile della Regione Lazio, aggiungendo che "il presidente Zingaretti è rimasto in contatto con i vertici della Protezione Civile Regionale per monitorare la situazione e valutare ogni tipo di emergenza". E che "le associazioni di volontariato della Protezione civile regionale sono intervenute immediatamente per verificare la situazione e valutare ogni tipo di necessità per la popolazione".
La scossa "ha provocato molta paura ma per fortuna al momento non risultano danni e persone né a case, né a edifici pubblici e storici", dice all'Adnkronos il sindaco di Gallicano, che si trova a circa una quarantina di chilometri dalla Capitale.
Il primo cittadino spiega che il Comune "è molto vasto, con 52 km di strade e circa 2000 ettari di territorio, per la maggior parte agricolo, tanto che la scossa non è stata avvertita in modo uguale tra una zona e l'altra del Comune. Subito dopo il sisma - racconta - abbiamo fatto un sopralluogo in diverse aree, compreso quella dell'epicentro, che è stato localizzato nell'area chiamata Acqua Traversa, alla periferia di Gallicano, sull'asse della Prenestina, dove vivono circa 2000 persone. Tutte hanno riferito di aver avvertito molto forte il moto sussultorio del terremoto: 'i lampadari quasi non si sono mossi, hanno oscillato pochissimo ma i letti sono sobbalzati anche di 10-15 centimetri', hanno riferito i cittadini".
Il primo cittadino, insieme al vicesindaco Angelo Rossi e al presidente del gruppo di volontari della Protezione civile di Gallicano Manuele Mastracci, ha poi effettuato, sempre in piena notte, sopralluoghi per verificare che non ci fossero danni, oltre che a persone, anche a case e monumenti del centro storico. "Per fortuna - dice - non abbiamo rilevato nulla, né nella Cattedrale né nella sede del Municipio, che è un palazzo del '600. Abbiamo infine verificato che non ci fossero problemi in diverse case dove sono ospitati soggetti fragili, handicappati o persone con problemi di altro tipo. Al momento possiamo dire che non ci sono stati danni né a strutture pubbliche che private. Più tardi - conclude - vedrò il parroco per fare un'ulteriore ispezione all'interno della Cattedrale".
Continua a tremare la terra anche nelle zone etnee. Nella notte sono state numerose le scosse in provincia di Catania: le due più forti, di magnitudo 2.9, sono state registrate - secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) - alle 00:36 con epicentro vicino Adrano (a una profondità di 6 km) mentre la seconda si è verificata alle 4:12 a 12 chilometri da Ragalna (con profondità di 1 km).