"Trisulti terra d'Europa' - Bene della comunità'. E' la scritta che campeggia sullo striscione che apre la marcia, partita da Collepardo in Ciociaria, contro l'Accademia sovranista di Steve Bannon, l'ex guru della campagna di Donald Trump, all'interno della Certosa di Trisulti. ''Siamo circa 300 persone tra cittadini, amministratori e politici che non vogliono lasciare il campo libero all'avanzata sovranista nella Certosa di Trisulti", dice all'Adnkronos Daniela Bianchi, ex consigliera regionale e una delle organizzatrici della marcia.
Certosa Trisulti, Comune dice no a protesta: "Manifestanti prevenuti"
"Nel pomeriggio -aggiunge Bianchi- poi ci sarà l'assemblea pubblica con Benjamin Harnwell, presidente della Fondazione Dignitatis Humanae Institute che si è aggiudicata la concessione e portavoce di Bannon in Italia. Chiediamo una verifica dell'ottemperanza al bando, è un po' stridente che un bene sotto tutela del Ministero e con una storia come quella della Certosa di Trisulti possa coincidere con una azione così marcatamente politica''.
I promotori della 'marcia' temono anche una chiusura definitiva al pubblico della Certosa di Trisulti. ''Il monastero già non è più fruibile come era prima, al momento viene aperto una sola volta al giorno e con visite guidate, temiamo che possa essere chiuso definitivamente al pubblico. Ricordiamo anche che la Certosa fa parte del 'cammino di San Benedetto', tappa centrale tra Norcia e Cassino dei 'cammini' di turismo lento. Una chiusura a pellegrini e turisti significherebbe togliere al territorio limitrofo una forma di economia''.