Dalle previsioni di Tertulliano nel II secolo d.C. alla crisi morale dei giorni nostri. “I serpenti del Vaticano”, edito dalla Newton Compton, è un avvincente thriller che non risparmia colpi di scena. L’ultimo romanzo di Carmelo Nicolosi De Luca, giornalista siciliano di lungo corso, mescola storia antica e immaginazione letteraria, tenute insieme da un ritmo incalzante e ricercato.
Le vicende del thriller si snodano tra un presente attuale e incalzante e un passato lontano, ammantato dalle nebbie delle profezie divine dell’apologeta cristiano Tertulliano sui pericoli che incombono sulla Chiesa di Roma. Profezie che due anziani sacerdoti di Palermo e Roma, studiosi di storia romana, hanno scoperto in alcuni antichi documenti. Un’esegesi puntuale che li porta a collegare alcuni fatti accaduti nel II e III secolo dopo Cristo, durante le prime persecuzioni dei cristiani, con episodi dei giorni nostri.
Fin qui tutto sembra scorrere sui binari del romanzo storico e avveniristico. La scintilla improvvisa del thriller si accende quando i due sacerdoti, dopo una sparatoria di fronte ad una chiesa, spariscono. Chi ha interesse a chiudere loro la bocca? Quale nervo hanno scoperto? Delle indagini si occupa l’irriverente capo della Squadra Mobile di Palermo, Giovanni Barraco, e il suo vecchio amico questore di Roma Midiri, affiancati da Monsignor Cattaneo, perspicace e “ben introdotto” uomo della Santa Sede. Personaggi che gli affezionati lettori dei precedenti romanzi di Nicolosi hanno imparato a conoscere e ad amare. Nella vicenda dei due sacerdoti scomparsi farà capolino anche un misterioso killer francese, “il falco”, che si schiera inaspettatamente dalla loro parte, mentre i servizi di intelligence italiani e francesi lavorano ai fianchi, tessendo le fila della vicenda fino a Londra, Zurigo, Beirut, Sidone.
La storia non concede tregua e tiene il lettore in sospeso fino all’ultima pagina, grazie anche al linguaggio narrativo ampio e ricercato. In fondo, come afferma lo stesso Nicolosi, “alla base del romanzo c’è la ricerca di molte verità. Dai problemi che investono la Chiesa di oggi, alla crisi che vive il pianeta”. E, si sa, raccontare le molteplici e contraddittorie verità del mondo ha bisogno di chiamare a raccolta uno stile narrativo ampio e versatile, che sa nascondere ma anche disvelare, rimuovere ma anche gettare un fascio di luce sulle ombre dell’umanità.
Carmelo Nicolosi De Luca, un passato al Corriere di Sicilia e al Corriere della sera, scrive per il “Giornale di Sicilia” e “I serpenti del Vaticano” (318 pagine, prezzo di copertina 9,90 euro) è la sua terza opera, dopo “La congiura dei monaci maledetti” e “Il codice dei cavalieri di Cristo”, anche questi editi da Newton Compton.