L'esperto: "Al momento il sentore è che nel nostro Paese non ci siano forme acute in eccesso nei bimbi"
"E' probabile che anche in Italia, come è successo nel Regno Unito e in altri Paesi, si possa prima o poi registrare un incremento di casi di epatiti acute con causa sconosciuta nei bambini". A dirlo all'Adnkronos Salute è Angelo Di Giorgio, pediatra epatologo presso il Centro epatologia e trapianti pediatrici dell'ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, coordinatore dell'Area fegato-pancreas della Sigenp, società scientifica che ha appena lanciato una survey, indirizzata ai centri di epatologia pediatrica, per verificare l'eventuale aumento delle epatiti acute. "I dati ci diranno di più, ma per ora - precisa - non ci sono indicazioni di aumento di casi".
Alla base di questo fenomeno, continua Di Giorgio, "potrebbe esserci un agente virale, vista la distribuzione, l'epidemiologia, ma certezze non ce ne sono. Al momento il sentore è che nel nostro Paese non ci siano casi in eccesso, come invece è accaduto nel Regno Unito".
In ogni caso, assicura Di Giorgio, "siamo pronti. Sappiamo che cosa ci aspetta. La rete italiana è informata e preparata. C'è un collegamento tra i vari ospedali, i colleghi si sentono e le società scientifiche si stanno muovendo".